Il governo italiano fa muro all’ipotesi di modificare la manovra, come chiesto a viva voce dalla commissione europea. Il vicepremier Matteo Salvini e’ ironico: “Bruxelles puo’ mandare dodici letterine, da qui fino a Natale, ma la manovra non cambia, noi tiriamo dritto”, dice. Il premier Giuseppe Conte, che a Mosca ha incontrato gli imprenditori italiani, si dice sicuro che la squadra Italia dara’ una grande risposta all’Europa. “La nostra economia e’ solida”, assicura il premier.
Fisco, semplificazioni, migranti, periferie. I sindaci chiedono al governo di essere ascoltati. All’assemblea annuale dell’Anci in corso a Rimini, il presidente Antonio Decaro rivendica il diritto di decidere insieme all’amministrazione centrale le regole che incidono sulla vita degli enti locali. Tema caldo l’accoglienza dei migranti: i primi cittadini criticano il decreto Salvini perchè ritengono che la chiusura della rete Sprar porterà un aumento dell’illegalità.
Favorire la formazione e l’ingresso nella vita attiva dei giovani, istituendo un fondo presso l’Inps denominato ‘Credito Giovani’. E’ la proposta di legge del Partito Democratico, presentata oggi a Montecitorio. Al compimento dei 18 anni, chiunque abbia assolto l’obbligo scolastico avra’ intestato un conto individuale del valore di 18mila euro. La misura costerebbe 7 miliardi di euro annui a decorrere dal 2019. “Il governo ci ascolti: una misura del genere puo’ interessare mezzo milione di 18enni”, spiega Mauro Del Barba, primo firmatario della proposta.
Tecnicamente sono definiti ‘migranti maturi disoccupati’. Sono italiani tra i 50 e i 64 anni che lasciano l’Italia per rifarsi una nuova vita all’estero. Un fenomeno inedito nella storia d’Italia. A fotografarlo il rapporto della fondazione Migrantes che segnala l’aumento record della mobilità italiana, del 64,7% negli ultimi 12 anni. In questo periodo due milioni di italiani si sono trasferiti all’estero. Tra questi, Migrantes segnala l’aumento del 20% di italiani over 50 che scelgono di andarsene. Boom anche tra i pensionati, con un aumento del 35% fino ai 74 anni e addirittura di quasi il 50% fino agli 84 anni.
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