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A Firenze dopo 50 anni apre al pubblico la stanza segreta di Michelangelo

In quella stanza forse il grande artista trovò rifugio dalla vendetta del Papa e tracciò dei disegni con un bastoncino carbonizzato

Pubblicato:31-10-2023 14:16
Ultimo aggiornamento:31-10-2023 16:09
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FIRENZE – Dopo quasi 50 anni dal suo ritrovamento (era il 1975), dal prossimo 15 novembre a Firenze “la stanza segreta di Michelangelo” del museo delle Cappelle Medicee sarà accessibile al pubblico. Il piccolo ambiente, che contiene una serie di disegni attribuiti al Buonarroti, verrà aperto in in via sperimentale, con le prenotazioni aperte fino al prossimo 30 marzo “in via prudenziale”.

L’imminente apertura, per uno spazio fin qui mai accessibile al pubblico in maniera regolamentata, è resa possibile anche grazie al monitoraggio condotto nei prossimi mesi d’intesa con l’Opificio delle Pietre Dure. La stanza, quindi, potrà essere visitata da piccoli gruppi accompagnati: massimo quattro persone alla volta, fino a un limite di 100 persone la settimana, “in modo da proteggere i disegni e mantenere adeguate condizioni conservative, indispensabili a salvaguardare i preziosi manufatti”. Il numero limitato di presenze, scandito per fasce orarie, “è dovuto alla necessità di intervallare il periodo di esposizione alla luce a led a periodi prolungati di buio”.

NELLA STANZA SEGRETA DISEGNI MURALI TRACCIATI CON BASTONCINI DI LEGNO CARBONIZZATO

Terminati i lavori della nuova uscita, “l’adeguamento del museo alle norme di sicurezza, consentiranno di aprire la stanza segreta di Michelangelo, luogo di fascino straordinario, ma delicatissimo per l’ubicazione dello stretto ambiente nel percorso museale e per la tutela dei disegni a carboncino presenti sulle pareti”, sottolinea Massimo Osanna, direttore generale dei Musei del ministero della Cultura. “E’ stato un lavoro lungo, costante e paziente che ha coinvolto diverse professionalità. Desidero ringraziare tutto il personale dei musei del Bargello che ha lavorato con me in questi anni per quest’obiettivo”, aggiunge Paola D’Agostino, direttore dei Musei del Bargello.


LA STORIA

La stanza fu trovata nel 1975, quando Paolo Dal Poggetto, allora direttore del museo delle Cappelle Medicee, incaricò il restauratore Sabino Giovannoni di fare dei saggi di pulitura in uno stretto corridoio sottostante l’abside della sagrestia nuova, in occasione di un sopralluogo preliminare alla ricerca di uno spazio adeguato alla realizzazione di una nuova uscita del museo. La stanzetta, 10 metri di lunghezza per 3 di larghezza, alta al culmine della volta 2 metri e mezzo, era stata usata come deposito di carbonella fino al 1955 e poi inutilizzata, rimasta chiusa e dimenticata per decenni, sotto una botola completamente coperta da armadi, mobili e suppellettili accatastate.

FORSE FU STANZA IN CUI MICHELANGELO SI RIFUGIÒ PER SCAMPARE A PAPA CLEMENTE VII

È qui, durante dei saggi sulle pareti, che il restauratore si imbatté, sotto due strati di intonaco, in una serie di disegni murali di figura, tracciati con bastoncini di legno carbonizzato e sanguigna, di dimensioni varie, in molti casi sovrapposti, che Dal Poggetto attribuì per la maggior parte a Michelangelo. L’allora direttore ipotizzò che l’artista si fosse rifugiato nel piccolo ambiente nel 1530, quando il priore di San Lorenzo, Giovan Battista Figiovanni, lo nascose dalla vendetta del papa Clemente VII, infuriato perché l’artista- durante il periodo in cui i Medici furono cacciati dalla città- aveva militato come supervisore delle fortificazioni per il breve periodo di governo repubblicano (1527-1530). Ottenuto il perdono della famiglia, dopo circa due mesi- che secondo la ricostruzione dovrebbero collocarsi tra la fine di giugno e la fine di ottobre 1530- Michelangelo tornò finalmente libero e riprese nuovamente i suoi incarichi fiorentini, fino a quando nel 1534 abbandonò definitivamente la città alla volta di Roma.

IL COSTO DEI BIGLIETTI

Lo spazio sarà accessibile esclusivamente su prenotazione. Il biglietto di ingresso avrà un costo di 20 euro a persona (2 euro i ridotti; gratuito per i minori di 18 anni) a cui si andranno ad aggiungere i costi della prenotazione obbligatoria (3 euro) e il prezzo del biglietto di ingresso al museo (10 euro intero, 3 euro ridotto fino al 15 dicembre 2023). Per un totale di 30 euro più la prenotazione obbligatoria per i biglietti interi, e di 5 euro più i 3 euro di prenotazione obbligatoria per i ridotti.

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