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La Guerra dei Roses? È a Reggio Emilia, dove la coppia ‘scoppia’

In città si litiga molto e va di modo chiamare le forze dell'ordine: Polizia e Carabinieri costretti a centinaia di interventi

Pubblicato:31-08-2019 10:32
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:39
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REGGIO EMILIA – Tra i due litiganti.. arrivano poliziotti e Carabinieri. Costretti loro malgrado, per la verità, dall’alto tasso di litigiosità che pare respirarsi a Reggio Emilia. In città, infatti, a quanto pare le coppie (sposate e non) litigano come non mai, e anche le liti in famiglia (che talvolta sfociano in violenze domestiche) presentano numeri considerevoli.

A provarlo sono i numeri degli interventi di Polizia e Carabinieri, diffusi in questi ultimo giorni, che testimoniano come gli appartenenti alle Forze dell’ordine siano stati costretti, negli ultimi mesi, ad accorrere per separare mogli e mariti infuriositi e gelosi, o in alcuni casi per risolvere vere e proprie scene di tradimenti in stile film (come la moglie che rientra a casa a sorpresa e trova il suo uomo in doccia con un’altra donna).

Insomma, la Guerra dei Roses evidentemente si combatte a Reggio Emilia. E le forze dell’ordine si vedono costrette spesso a intervenire collezionando decine e decine di interventi. 


IN UN ANNO DENUNCIATE 174 PERSONE DOPO LITI

I numeri delle “violenze domestiche che vedono coinvolti coniugi o conviventi” in cui è stata costretta a intervenire la Polizia sono davvero alti: è quanto ha fatto sapere la stessa Questura reggiana due giorni fa, che in un anno ha contato “431 interventi di volanti” sfociati in denuncia all’Autorità giudiziaria di 174 persone. Interventi, si legge in una nota, “particolarmente insidiosi anche per la sicurezza dei poliziotti”.

L’ultimo episodio, su cui proseguiranno le indagini, è avvenuto tre sere fa, quando gli agenti all’ora di cena sono intervenuti in via Becchi, dove un residente aveva segnalato “una lite accesa” in un appartamento. Giunti sul posto, i poliziotti hanno identificato un uomo, A.S., che ha riferito di “essere stato aggredito fisicamente e verbalmente dalla moglie B.P., reggiana come lui e da cui si sta separando legalmente, e dalla figlia della donna, A.M.”. All’arrivo delle pattuglie le due si erano già allontanate, e l’uomo ha detto che si erano presentate a casa sua “chiedendo spiegazioni” su una sua relazione sentimentale, “che sarebbe stata la causa della rottura dei loro rapporti familiari”. La moglie, stando al racconto dell’uomo, “avrebbe cominciato a strappare la pianta rampicante del cancelletto, che al loro arrivo era chiuso”; una volta in cortile le due “lo avrebbero aggredito fisicamente con schiaffi al volto e calci”. La figlia sarebbe poi entrata in casa, lanciando alcuni oggetti a terra e se ne sarebbero andate solo quando A.S. ha chiesto al vicino di chiamare le Forze dell’ordine. La vittima, con “escoriazioni all’occhio sinistro e al collo”, si è fatto medicare al Pronto soccorso ed è stato dimesso con una prognosi di tre giorni”. 

PER I CARABINIERI CINQUE INTERVENTI AL GIORNO NEL 2018

Non sono da meno i numeri diffusi ieri dai Carabinieri. Oltre 1.800 richieste di intervento nel corso del 2018, in media cinque al giorno, per liti (nell’80% dei casi) ed episodi di violenza in famiglia. Un “fenomeno in crescita” che nell’ultimo anno ha portato i Carabinieri di Reggio Emilia a “arrestare 21 persone e denunciarne altrettante per atti persecutori” e a denunciarne ben 588 per percosse (65), lesioni personali (254) e minacce (269). E il trend del 2019, evidenziano i militari reggiani, “sembra confermare questa tendenza“.

Gli ultimi due episodi, che “rivelano come il fenomeno delle liti in famiglia sia in costante crescita, così come l’abitudine a rivolgersi ai Carabinieri per sanare le controversie”, sono avvenuti proprio questa notte, poco dopo mezzanotte. Nel primo caso, avvenuto in un Comune della Bassa reggiana, i Carabinieri sono intervenuti per calmare una lite scoppiata perché una 25enne, rientrata in anticipo dalle ferie, ha sorpreso il marito 21enne in compagnia di un’altra donna. Una volta entrata in casa, spiegano infatti i militari, la moglie “ha trovato il marito sotto la doccia e una donna dentro il bagno”, e ha “immediatamente cercato di aggredire la ‘rivale'”, mentre l’uomo ha tentato di dividerle. A chiamare i Carabinieri è stata la stessa 25enne, che “nel parapiglia ha riportato una lieve contusione al ginocchio”, e si è poi fatta curare mentre i militari hanno riportato la situazione alla calma per poi identificare i tre protagonisti dell’episodio. Al momento, precisano infine i Carabinieri, non è stato preso alcun provvedimento, dal momento che “non è stata presentata una querela, che potrebbe comunque arrivare nei prossimi giorni”.

Poco dopo, in un Comune vicino, i Carabinieri sono dovuti intervenire per un’altra lite tra conviventi. In questo caso i rapporti tra i due si erano incrinati “a causa del rinvenimento, nel cellulare dell’uomo, di due messaggi ‘sospetti‘”, anche se la lite è scoppiata perché “lui pretendeva che la compagna uscisse per bere qualcosa insieme, nonostante lei non volesse”. Vista l’insistenza dell’uomo, la donna si è chiusa in macchina, e a quel punto “i toni si sono accesi in maniera esponenziale, tanto che durante la lite è stato anche infranto il vetro dell’auto”. Anche in questo caso, il litigio si è concluso grazie all’arrivo dei Carabinieri, che sono riusciti a calmare i due. 

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