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Tg Ambiente, edizione del 31 maggio 2022

In questa edizione si parla di: smog e aumento della mortalità, lo studio di Enea; investimenti nelle rinnovabili, lo studio di Althesys; Greenpeace conferma ‘mari caldi’ anche in profondità; Tap posa dissuasori contro la pesca a strascico.

Pubblicato:31-05-2022 14:59
Ultimo aggiornamento:31-05-2022 14:59

Tg Ambiente
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SMOG, RISCHIO AUMENTO MORTALITÀ NEL 2050 A ROMA E MILANO

Rischio mortalità al 2050 in aumento Roma e Milano, rispettivamente dell’8% e del 6%, per effetto di una combinazione di temperature crescenti, dovute al cambiamento climatico, e della concentrazione di inquinanti nell’aria, come l’ozono e il PM10. È quanto emerge da uno studio pubblicato su ‘Science Direct’ e realizzato da 11 ricercatori ENEA anche grazie all’uso del supercomputer CRESCO. Nei prossimi decenni Roma potrebbe raggiungere i 591 decessi l’anno durante i mesi estivi – l’8% in più rispetto ai decenni precedenti – a causa delle alte temperature e di una concentrazione di ozono troposferico al di sopra del valore limite per il danno alla salute umana, 70 microgrammi/metro cubo. La fotochimica dell’atmosfera potrebbe, quindi, giocare un ruolo importante nell’aumentare il carico di mortalità estiva, in quanto l’ozono troposferico secondario raggiunge il picco nei mesi più caldi. A Milano, invece, si stima che la mortalità sarà più alta durante l’inverno – 1.787 decessi su 1.977 complessivi, pari al 90% – a causa del clima più rigido, delle maggiori concentrazioni di PM10 – oltre la soglia giornaliera di 50 microgrammi/metro cubo fissata dalla Direttiva Ue sulla qualità dell’aria – per effetto delle maggiori emissioni da combustione e di condizioni atmosferiche stagnanti dovute alla geomorfologia e alla localizzazione del capoluogo lombardo.

NEL 2021 INVESTIMENTI RINNOVABILI CORRONO, PROGETTI NO

Corrono gli investimenti delle imprese italiane delle rinnovabili nel 2021 e lo fanno con cifre non così lontane da quei 20 GigaWatt in tre anni chiesti a gran voce dal settore: l’anno scorso sono stati previsti investimenti per 13,5 miliardi, +48% rispetto al 2020, per una potenza di quasi 15 GigaWatt, +37%, a fronte di oltre 400 operazioni, +72%. Eppure, su 264 nuovi progetti eolici e fotovoltaici di scala industriale, ben 188, oltre il 70%, risultavano ancora fermi al palo. Questo il quadro che emerge dall’Irex Annual Report 2022, lo studio di Althesys che dal 2008 monitora il settore delle rinnovabili, analizza le strategie e delinea le tendenze future. Secondo il rapporto, gli investimenti non sono mai stati così attraenti: i margini sono quasi raddoppiati in un anno, anche grazie alla corsa dei prezzi energetici. Per le aziende delle rinnovabili, il 2021 è stato un anno di forte ripresa post-pandemia. I dati parlano chiaro: oltre 430 operazioni, +72% rispetto all’anno precedente, ma soprattutto 14.9 GigaWatt di potenza, +37%, e 13.5 miliardi di valore, +48%. Il fotovoltaico resta primo tra le tecnologie, con 8.4 GW e oltre 6 miliardi di euro. Scende, invece, l’eolico.

GREENPEACE CONFERMA, MARI CALDI ANCHE IN PROFONDITÀ

Greenpeace si è immersa nelle acque dell’Area Marina Protetta di Miramare, a Trieste, dove un anno fa, nell’ambito del progetto Mare Caldo, sono stati posizionati dei sensori per la misurazione della temperatura lungo la colonna d’acqua. I dati indicano chiaramente come i nostri mari si stiano riscaldando anche in profondità. Il rapporto del secondo anno di progetto, inoltre, evidenzia come l’aumento delle temperature stia causando drastici cambiamenti della biodiversità marina, dalla scomparsa delle specie più sensibili caratteristiche del nostro mare all’invasione di altre, spesso aliene, che meglio si adattano a un mare sempre più caldo. Nonostante le temperature registrate durante l’estate del 2021 non abbiano evidenziato valori da record in profondità, il confronto degli andamenti con l’anno precedente ha permesso di individuare un’anomala e repentina “ondata di calore” a giugno 2020 all’Isola d’Elba e all’Area Marina Protetta di Portofino, con temperature che in pochi giorni e per un periodo di tre settimane hanno registrato un aumento di circa 1,5 gradi centigradi rispetto al valore medio mensile, che ha coinvolto tutta la colonna d’acqua fino a 35-40 metri di profondità. Shock termici, registrati anche in Spagna e Francia, nello stesso periodo, dalla rete TMedNET, particolarmente dannosi per gli organismi sensibili come le gorgonie, specie simbolo dell’habitat a coralligeno del Mediterraneo. Come avviene ai coralli tropicali che si “sbiancano”, diverse specie mediterranee mostrano evidenti segnali di necrosi con conseguente mortalità delle colonie a causa dell’aumento delle temperature.


TAP, DISSUASORI CONTRO RETI A STRASCICO A SAN FOCA

Dissuasori per ostacolare la dannosa pesca a strascico nei fondali inferiori a 50 metri, dove non è consentita. Li ha posati nelle acque antistanti San Foca, nel Salento, TAP, la società che opera il gasdotto che trasporta in Europa il gas naturale del giacimento gigante di Shah Deniz nel settore azero del Mar Caspio, approdando sulle coste pugliesi. Oltre a impedire la pesca a strascico, la particolare forma e i materiali brevettati che compongono le strutture forniscono rifugio a molte specie ittiche, arricchendo l’habitat sottomarino e aumentando la pescosità delle acque. La disposizione spaziale delle strutture consente di creare un’ampia area che consente il monitoraggio ambientale e funge da oasi di ripopolamento della fauna ittica. L’intervento è parte delle azioni di mitigazione ambientale nelle acque circostanti l’exit point del microtunnel a San Foca, a una profondità tra 16 e 43 metri, dove la pesca a strascico illegale aveva impattato l’originaria prateria di posidonia, habitat e rifugio di molte specie.

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