NEWS:

Vittorio Feltri ossessionato da Schlein, La Russa dalla storia dei partigiani

L'editoriale del direttore Nicola Perrone

Pubblicato:31-03-2023 18:15
Ultimo aggiornamento:31-03-2023 18:16

schlein-feltri-la-russa
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – C’è un presente, un adesso con le difficoltà da vivere e magari  superare per stare meglio domani; un passato che non si può modificare, che ogni volta torna a bloccare le menti e le energie di oggi, alla contrapposizione alla fine sterile, perché non porta da nessuna parte se non, appunto, al passato che non si può modificare. Ci sono due campioni che insistono su questo tasto: Vittorio Feltri, che ormai non passa giorno senza offendere Elly Schlein, la nuova e giovane segretaria del Pd; Ignazio La Russa, oggi Presidente del Senato, con sempre accesa la Fiamma missina nel cuore che attacca i partigiani per l’attentato di Via Rasella a Roma. Attentato che, sue parole, causò la morte non di soldati nazisti ma di semi-pensionati di una banda musicale di altoatesini, sapendo che ci sarebbe stata una rappresaglia.

Parole che hanno acceso le polveri e scatenato polemiche, con la segretaria Dem che le ha definite “parole indecenti, inaccettabili per il ruolo che ricopre”. La Russa è la seconda carica dello Stato. E chissà per quanti altri giorni andremo avanti. Con il rischio, già studiato da frotte di psicologi e psicanalisti, che si resti intrappolati in “una ossessione capace di influenzare comportamenti, pensieri, emozioni e scelte”. Un fantasma che distoglie l’attenzione e l’energia che potremmo impiegare nella quotidianità e, silenziosamente, imbriglia e incatena”.

Diverso il discorso per Vittorio Feltri che martella Elly Schlein da quando è stata eletta nuova leader del Pd con offese pesanti. Schlein ha portato nuovi consensi dicono i sondaggi? Feltri non ci crede, lui ha altre carte in mano che dimostrano che il Pd resta inchiodato al 18%, mentre Fratelli d’Italia nonostante “gli attacchi fatui che ha ricevuto e riceve continua a veleggiare al 27%”. Come è possibile? Ce lo spiega il mago Feltri: “… Meloni pur con tutti i problemi che deve affrontare… sta dimostrando di essere concretamente abile”, mentre “la sua rivale tanto lodata dalla stampa serva si sta perdendo in chiacchiere futili. Un esempio: la maternità surrogata, che interessa gli omosessuali e le lesbiche, gente contro la quale non abbiamo nulla, ma che ha la pretesa indigeribile di ordinare la fornitura di bambini al supermercato…”. In sostanza, rincara il signor, poco, Feltri “madame Elly è un bidone, un bluff… la circostanza che ella sia una donna, non del tutto, non avrà alcun peso“. Più di uno insiste sempre sull’utilità del confronto, del dialogo? Spero sia vero.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it