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Il Pride di Latina ha il patrocinio del Comune (FdI), Pro Vita: “La sindaca cede al ricatto di Tiziano Ferro”

La sindaca aveva invitato il cantante a esibirsi a Latina, lui in risposta le aveva chiesto di sostenere la manifestazione arcobaleno

Pubblicato:30-06-2023 15:47
Ultimo aggiornamento:02-07-2023 14:38

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ROMA – Dopo il Roma Pride, con il patrocinio della Regione Lazio prima concesso poi revocato, ad infiammare il dibattito è il Lazio Pride, manifestazione per i diritti della comunità Lgbt+ in programma l’8 luglio a Latina. Il Comune del capoluogo pontino ieri ha deciso di concedere il patrocinio al corteo, provocando la reazione piccata di Pro Vita.

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L’APPELLO DI TIZIANO FERRO A SOSTENERE IL LAZIO PRIDE

La decisione segue l’appello del cantante Tiziano Ferro alla sindaca di Fdi Matilde Celentano. Tutto è iniziato dopo i due live all’Olimpico di Roma lo scorso week end. Durante i concerti Tiziano Ferro ha ricordato più volte le sue origini e il legame con Latina. La sindaca ha quindi colto l’occasione di invitarlo ad esibirsi nel capoluogo pontino con una lettera pubblicata sul sito del Comune. Il cantante, che durante i live ha raccontato di essere stato vittima di bullismo da ragazzo, ha colto l’occasione per chiederle “di unirsi a me per sostenere il Lazio Pride, che si svolgerà l’8 luglio nella nostra città, concedendo il patrocinio, che non significa necessariamente condividere ogni singola proposta, ma condividere lo spirito di libertà che anima chi cerca, anche da posizioni diverse, di tutelare le famiglie, le unioni e l’amore”. Un appello che a quanto pare non è rimasto inascoltato.


PRO VITA: LA SINDACA DI LATINA TRADISCE GLI ELETTORI

A tuonare contro il patrocinio al Lazio Pride del Comune di Latina è Pro Vita. “Il patrocinio al Lazio Pride concesso dal sindaco di Latina, Matilde Celentano, esponente di Fratelli d’Italia e sostenuta dal centrodestra, è un atto gravissimo e un tradimento per tutti gli elettori. Una sconcertante sudditanza psicologica del sindaco, che ha ceduto ai ricatti morali di Tiziano Ferro, ma dovrebbe ricordarsi che è lì per un mandato chiaro ricevuto dagli elettori alle scorse elezioni non per accontentare il cantante“, dichiara in una nota, Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus.

“Che senso ha che Fratelli d’Italia e il centrodestra propongano a livello nazionale leggi contro l’utero in affitto se poi localmente gli stessi sindaci di Fratelli d’Italia tradiscono le linee di partito? Il documento politico del Lazio Pride, infatti, apre chiaramente a identità di genere, aborto, procreazione medicalmente assistita, all’istituzione di una legge sull’omotransfobia, ad adozioni per coppie dello stesso sesso e soprattutto alla maternità surrogata. È quindi necessario un immediato intervento di Fratelli d’Italia affinché il sindaco Celentano rispetti il mandato ricevuto dagli elettori che l’hanno scelta proprio per le linee politiche del suo partito e ritiri il patrocinio”, conclude la nota.

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