NEWS:

La Regione Lazio revoca il patrocinio al Roma Pride: “Promuove l’utero in affitto”. È polemica

"Dagli organizzatori non sono state rispettate le condizioni richieste"

Pubblicato:05-06-2023 18:15
Ultimo aggiornamento:06-06-2023 18:56
Autore:

rocca_roma pride
FacebookLinkedIn

ROMA – La Regione Lazio, si legge in una nota, “ha provveduto a revocare il patrocinio alla manifestazione denominata ‘Roma Pride 2023‘. La decisione si è resa necessaria e inevitabile a seguito delle affermazioni, dei toni e dei propositi contenuti nel manifesto dell’evento intitolato ‘Queeresistenza’, consultabile pubblicamente sul sito della kermesse. Tali affermazioni violano le condizioni esplicitamente richieste per la concessione del patrocinio precedentemente accordato in buona fede da parte di Regione Lazio. In particolare, il testo viola le condizioni di rispetto esplicitamente richieste nei confronti delle sensibilità dei cittadini del Lazio e rivendica l’imposizione della legalizzazione di azioni illegali e vietate dall’ordinamento italiano“.

LEGGI ANCHE: Roma Pride, Rocca: “Errore patrocinio negli anni passati se rivendicava utero in affitto”

“La firma istituzionale della Regione Lazio- prosegue la nota- non può, né potrà mai, essere utilizzata a sostegno di manifestazioni volte a promuovere comportamenti illegali, con specifico riferimento alla pratica del cosiddetto utero in affitto. E ciò anche alla luce di quanto dichiarato da Mario Colamarino, presidente del Circolo Mario Mieli e portavoce del Roma Pride. Si esprime altresì rammarico per il fatto che il patrocinio, concesso in buona fede da Regione Lazio, sia stato strumentalizzato. Quanto avvenuto rappresenta un’occasione persa per costruire un dialogo maturo e scevro da ogni ideologia – fortemente voluto e sentito da questa Amministrazione – per promuovere una reale inclusione e combattere ogni forma di stigma e discriminazione. La Giunta del Lazio ribadisce il proprio impegno sui diritti civili, come dimostra, del resto, l’operato pluriennale del Presidente Francesco Rocca su temi fondamentali che però nulla hanno a che vedere con la maternità surrogata”.


ROCCA: TOLTO PATROCINIO PER RIVENDICAZIONE UTERO IN AFFITTO

“Ho letto un’agenzia di Colamarino, presidente del circolo Mario Mieli (e portavoce del Roma Pride, ndr) in cui si accostava il patrocinio” della Regione Lazio al Pride di Roma “all’utero in affitto. Questo è quanto di più distante dalla mia sensibilità. Nella concessione del patrocinio c’era proprio scritto di evitare comportamenti che potessero ledere la sensibilità altrui. L’utero in affitto è una pratica che personalmente considero di sfruttamento delle donne più povere, a cui sono profondamente contrario, e che è considerata reato. Non potevo dare il patrocinio a chi accostava la rivendicazione di una condotta che è considerata reato nel nostro paese”, ha detto il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.
Secondo il governatore si tratta di “un’occasione persa: il patrocinio era stato dato in perfetta buona fede perché il Pride dovrebbe essere la festa di tutti e non dovrebbe avere una connotazione ideologica come il presidente del Mario Mieli, con la sua provocazione, ha dimostrato”.

Gli organizzatori non toglieranno il logo della Regione Lazio dalla comunicazione del Roma Pride? “Non è che uno manda i Carabinieri a togliere il logo, facessero come credono. Ho preso una posizione molto chiara e netta contro l’utero in affitto e l’accostamento della Regione Lazio a quella pratica. Questa è la posizione. Dispiace perché è un’ occasione persa per dialogare in maniera costruttiva e deideologizzata sui diritti civili. Lo dico da persona che a Roma ha contribuito ad aprire a Roma la prima casa nazionale per accogliere le persone vittime di omofobia”, ha aggiunto Rocca.

Parlerà di questo tema con la premier Giorgia Meloni? “Meloni ha cose più importanti di cui occuparsi rispetto alle dichiarazioni del presidente del Mario Mieli”, ha concluso il governatore.

“Non so se alle ultime edizioni” del Pride di Roma “c’era la rivendicazione dell’utero in affitto. Peraltro si tratta di un tema che coinvolge in 7 casi su 10 coppie eterosessuali e quindi non solo la comunità Lgtbqi. È un tema che coinvolge tutta la comunità nazionale e che vede la donna sfruttata. Se c’era questo tema” nei precedenti Pride di Roma allora anche Nicola Zingaretti e Roberto Gualtieri “hanno sbagliato a partecipare. Se invece ci sono i temi dell’inclusione, dei diritti civili e della lotta alla discriminazione e allo stigma allora ben venga. Per questo dicevo che doveva essere una festa per tutti e non un’occasione di divisione su un tema così delicato”, ha aggiunto il presidente Rocca.

COLAMARINO (ROMA PRIDE): PAVIDA REGIONE LAZIO RITIRA PATROCINIO

 “Dopo la concessione del patrocino al Roma Pride il neo Governatore della Regione Lazio Francesco Rocca paga il debito elettorale a Pro Vita e ritira il patrocinio concesso con delle motivazioni pretestuose dato che la Regione Lazio conosceva le rivendicazioni e i contenuti politici della manifestazione. Siamo ormai alla farsa ‘Pro Vita ordina e la politica esegue’. Con l’ironia che ci contraddistingue ringraziamo Pro vita per averci offerto un servizio di ufficio stampa gratuito. Grazie a loro siamo certi che sabato 10 giugno alla grande parata che partirà da Piazza della Repubblica alle ore 15.00 ci sarà una folla oceanica che crede nei diritti, nell’uguaglianza e nella laicità. Per quanto riguarda il Governatore Francesco Rocca, lo rassicuriamo che visto che la Regione Lazio è delle cittadine e dei cittadini, quindi anche nostra e non di un manipolo di talebani cattolici, non toglieremo il logo della Regione Lazio dal nostro sito. Il Governatore può tranquillamente rivolgersi a Pro Vita, che viste le affinità sicuramente potrà consigliargli qualche hacker russo, ungherese o polacco per farlo rimuovere. Con la generosità che ci contraddistingue concediamo il patrocinio speciale del Roma Pride, creato apposta per il Governatore. Quello dell’ignavia”. Così in una nota Mario Colamarino, portavoce del Roma Pride.

 PRO VITA: BENE RITIRO PATROCINIO DOPO NOSTRA DENUNCIA

“Accogliamo con favore il ritiro del patrocinio della Regione Lazio al gay Pride dopo la denuncia di Pro Vita & Famiglia. Supportare i Pride significa infatti dare man forte a chi vuole legalizzare l’utero in affitto, il matrimonio egualitario, le adozioni per coppie dello stesso sesso, le trascrizioni anagrafiche per i ‘figli’ delle coppie gay, ma anche legittimare l’identità di genere, il self-id, i progetti gender nelle scuole di ogni ordine e grado, e ‘la carriera alias in tutti gli istituti di istruzione’. Auspichiamo che non si ripetano più errori che potrebbero costar caro in termini di salute, benessere e rispetto dei diritti di donne, bambini, adolescenti e delle famiglie italiane. Da parte nostra continueremo a monitorare attentamente ogni atto amministrativo e politico della giunta presieduta da Rocca perché non sia mai veicolo dell’ideologia gender e LGBT”. Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus.

GUALTIERI: ROMA PRIDE MANIFESTAZIONE IMPORTANTE, SARÒ IN PIAZZA

“Il #RomaPride è una manifestazione importante per la comunità #Lgbt+ e per tutti i cittadini che combattano le discriminazioni e sostengono i diritti. Per questo #Roma Capitale ha assicurato il proprio patrocinio e per questo Sabato sarò in piazza per il #Pride”. Lo scrive su twitter il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. 

D’ELIA (PD): GRAVE REVOCA PATROCINIO REGIONE

“La revoca del patrocinio al Pride di Roma da parte della Regione Lazio è atto grave, un passo indietro sul terreno dell’impegno dei diritti, della lotta alle discriminazioni. Inutile agitare lo spettro della GPA, il Pride è da sempre il momento in cui la comunità lgbtq+ si mostra con tutto l’orgoglio delle sue battaglie per una piena cittadinanza, a partire dal doveroso riconoscimento dei diritti delle bambine e dei bambini delle famiglie arcobaleno”. A dichiararlo in una nota Cecilia D’Elia, senatrice Pd. 

MAGI: REGIONE DIMOSTRA CHE CON FDI OMOFOBIA È DI STATO

“Non c’entra nulla l’utero in affitto, non c’entrano nulla i presunti comportamenti illegali cui fa riferimento la Giunta: la revoca del patrocinio al Roma Pride da parte della Regione Lazio dimostra ancora una volta che con Fratelli d’Italia al governo l’omofobia è istituzionalizzata, è una omofobia di Stato. Ed è sconvolgente come il presidente Rocca si ponga come cane da guardia dei pro-vita che proprio oggi avevano chiesto il ritiro del patrocinio. Rocca se ne frega di tutti i cittadini del Lazio che invece credono nei diritti Lgbti+”. Lo afferma il segretario di Più Europa Riccardo Magi.

DE GREGORIO (AZ): DA REGIONE LAZIO OSCURANTISMO

 “La decisione della Regione Lazio di revocare il patrocinio al Roma Pride è una scelta dal chiaro sapore oscurantista. Una volontà, quella della Regione, che non sorprende ma che lascia l’amaro in bocca. L’ennesimo segnale di diritti civili messi sotto attacco”. Così in una nota la capogruppo della Lista Calenda Sindaco in Assemblea Capitolina Flavia De Gregorio.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it