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Francesco Scianna: “Le coscienze devono tornare a scuola di vita”

Il 19 luglio debutta al cinema 'Cattiva coscienza' di Davide Minnella. L'agenzia Dire ha incontrato il regista insieme agli interpreti Scianna, Gioli e Scicchitano

Pubblicato:30-06-2023 16:01
Ultimo aggiornamento:30-06-2023 16:01

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ROMA – È sempre la strada giusta quella suggerita dalla coscienza? E se si riuscisse ad avere il coraggio di mettersi in discussione e di affrontare cambiamenti (anche drastici)? Domande su cui riflette ‘Cattiva coscienza’, terzo lungometraggio di Davide Minnella presentato al Taormina Film Fest e in arrivo nelle sale il 19 luglio con Vision Distribution.

Il film è una favola contemporanea che ricorda ‘Inside Out’ di Disney e Pixar. La storia racconta una realtà in cui un gruppo numerosissimo di coscienze, capitanato da Drusilla Foer, vive in un mondo parallelo, tutto bianco. Ogni coscienza segue e consiglia un essere umano da una control room. “L’idea era quella di fare una commistione tra mondo fantastico – in cui vivono le coscienze – e commedia romantica contemporanea. Tutto questo per raccontare una storia che dimostra come la miglior coscienza è quella che ci dice che è meglio vivere piuttosto che giudicare gli altri. Ma, soprattutto, che è giusto sbagliare, inciampare e prendere un’altra direzione”, ha detto Minnella.

‘Cattiva coscienza’ è una commedia originale che conquista fin dai primi minuti. Il film si apre con un gruppo di coscienze demotivate e inascoltate (Caterina Guzzanti e Giovanni Esposito, in una sola parola: irresistibile). Tranne una. Otto (Francesco Scianna) è la migliore coscienza d’Italia perché Filippo (Filippo Scicchitano), il suo ‘protetto’, lo segue ciecamente, garantendogli punteggi clamorosi. Almeno finché, alla vigilia del suo matrimonio, Filippo si scopre represso, e decide di disobbedire alla sua coscienza, perché si è innamorato di un’altra, una ragazza di nome Valentina (Matilde Gioili), che gli ha fatto perdere la testa. “Sono una coscienza perfettina e rigida e pensa che il successo si ottenga facendo sempre la cosa giusta. Ma poi capisce che questo, spesso, porta all’infelicità. Quando Otto arriva sulla Terra si rende conto che ci vuole anche un po’ di coraggio”, ha sottolineato Scianna.


Otto non ha altra scelta se non quella di scendere sulla Terra per farlo tornare in sé e non perdere la meritata promozione. Peccato che, da vicino, il confine tra bene e male sia molto più difficile da vedere: fare gli esseri umani è un lavoro complicatissimo, soprattutto se c’è di mezzo l’amore. “Filippo è imprigionato dalla ambizione della sua coscienza. Otto vuole che lui sia impeccabile, ma questo lo rende infelice. Si interroga su questo modello di vita che si è imposto fino a quando un cortocircuito non piomba su di lui e lo libera. Non è del tutto negativo rivoluzionare la nostra vita, però bisogna fare buon uso di questa rivoluzione”, ha raccontato Scicchitano. “Il mio personaggio e la sua coscienza (Guzzanti, ndr) all’inizio possono sembrare due figure fallimentari. Minuto dopo minuto si scopre che la sua coscienza le ha permesso di essere libera e tutte le sventure che le sono capitate non sono fallimenti ma sono cose che succedono perché la vita è fatta di cose belle e di cose spiacevoli”, ha sottolineato Gioli.

‘Cattiva coscienza’ è prodotto da Fulvio e Federica Lucisano in collaborazione con Vision Distribution e Sky e vede nel cast anche Beatrice Grannò, Gianfranco Gallo, Francesco Motta e la partecipazione straordinaria di Alessandro Benvenuti.

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