ROMA – Tutto è iniziato alle 21.30 quando ogni luce del paese è stata spenta. Tutte le confraternite a quel punto hanno cominciato a sfilare verso la piazza principale.
Quando il corteo è giunto davanti alla chiesa madre di Santa Croce si è assistito alla partenza vera e propria con il Cristo morto, seguito dalla statua dell’Addolorata e dall’unica Confraternita femminile. Poi la sosta di Piazza della Libertà con vede la preghiera e il canto del Miserere.
Il cammino delle Confraternite nelle strette vie del centro storico è accompagnato dal silenzio e dal rumore delle catene che i tantissimi penitenti scalzi hanno legate ai piedi. La catena simboleggia la costrizione che subì il Cristo mentre la croce in spalla l’aiuto che Simone portò a Gesù. L’ultima fermata è fuori la chiesa di Santa Croce, lì verrà cantato lo Stabat Mater e recitata la preghiera del confratello. Al rientro verrà distribuito ai partecipanti e alla popolazione il “pane del venerdì Santo”.
Le confraternite nel 2000 hanno realizzato una sala espositiva con le più belle suppellettili processionali e altri oggetti devozionali. Il museo, visitabile tutti i giorni, ha nella bara l’oggetto artistico più interessante. Realizzata nel 1626 sostituì la precedente andata perduta, ed esprime tutta l’arte barocca con i primi influssi classici.
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