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‘Gli anni più belli’: storia di una generazione sempre in sfida col domani

A due anni dal grande successo di 'A casa tutti bene', Gabriele Muccino torna al cinema per raccontare quarant'anni di vita di quattro amici

Pubblicato:30-01-2020 16:28
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:55

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Ad interpretare i protagonisti Giulio, Paolo, Riccardo e Gemma nella fase dell’adolescenza sono i giovanissimi attori Francesco Centorame, Andrea Pittorino, Matteo De Buono e Alma Noce. Abbiamo incontrato i ragazzi dopo la presentazione del film, ecco cosa ci hanno raccontato.

ROMA – A due anni dal grande successo ‘A casa tutti bene’, Gabriele Muccino torna al cinema per raccontare quarant’anni di vita di quattro amici ne ‘Gli anni più belli’. Presentato questa mattina al The Space Cinema Moderno di Roma, il film parte dalla fine degli Anni 60 e arriva fino ai giorni nostri raccontando l’adolescenza e l’età adulta dei protagonisti: Giulio, interpretato da Pierfrancesco Favino, Gemma, interpretata da Micaela Ramazzotti, Paolo, interpretato da Kim Rossi Stuart, e Riccardo, interpretato da Claudio Santamaria. 


I ragazzi sono nati all’ombra delle grandi ideologie che hanno accompagnato la crescita e i mutamenti del nostro Paese: le rivoluzioni studentesche del ’68, la caduta del muro di Berlino, l’inchiesta giudiziaria ‘Mani pulite’, l’attentato dell’11 settembre 2001 fino ad arrivare all’attuale classe politica, che nel film è chiamata ‘Movimento del cambiamento’, (e ricorda il Movimento 5 stelle ndr). 

La grande storia è questa che ci definisce anche se non vogliamo“, ha dichiarato Muccino durante la conferenza. “L’impatto del muro di Berlino aprì ai giovani l’idea di un orizzonte migliore. ‘Mani pulite’-ha continuato- aprì un’idea di cambiamento e rivoluzione, o meglio, di un reset della classe politica per accoglierne una migliore. L’11 settembre, invece, un cambiamento al contrario. Da quel giorno l’orizzonte si è chiuso, siamo diventati fragili, attaccabili. E poi ho inserito una nuova classe politica (‘Movimento del cambiamento’, ndr) come un nuovo rilancio della politica. Gli anni più belli, infatti, sono proprio quelli in cui si sente dentro un movimento verso un traguardo da raggiungere. Per esempio quello che ho provato io a 30 anni: ero in un periodo di grande esplorazione, che nel mio caso, era nel cinema”. 

Il motore del film – accompagnato dalle musiche originali di Nicola Piovani e dall’inedito ‘Gli anni più belli’ di Claudio Baglioni – è il tempo ma ciò che sembra non mutare mai, è il cerchio della vita, che si ripete con le stesse dinamiche nonostante sullo sfondo scorrano anni ed epoche differenti. All’interno della cornice della storia dell’Italia c’è la ‘piccola storia’, quella dei protagonisti, che narra di una grande amicizia, di un grande amore e di tutte le sue declinazioni: il tradimento, la delusione, lo smarrimento delle certezze dell’adolescenza e della realizzazione di ciò che realmente siamo stati, una volta entrati nell’età più adulta

Muccino porta sul grande schermo una storia di grande attualità che, come ha dichiarato Favino durante la conferenza “riguarda tutti: sia della mia generazione sia i più giovani”. 

Nel cast del film, dal 13 febbraio al cinema, anche Emma Marrone (che debutta al cinema), Nicoletta Romanoff, Francesco Centorame, Andrea Pittorino, Matteo De Buono, Alma Noce, Francesco Acquaroli ed Elisa Visari.

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