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Kosovo, undici italiani feriti negli scontri tra i militari della Kfor e i manifestanti. Meloni: “Non tollereremo altri attacchi”

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani: "Solidarietà ai feriti, continua l'impegno per la pace"

Pubblicato:29-05-2023 20:04
Ultimo aggiornamento:30-05-2023 12:56
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di Sausan Khalil e Vincenzo Giardina

ROMA – Trenta militari della Kfor, tra cui 11 italiani, sono rimasti feriti negli scontri tra le truppe Nato e dimostranti serbi a Zvecan, nel nord del Kosovo. Degli italiani, tre sono gravi, ma non in pericolo di vita.

Questa mattina la missione NATO KFOR ha incrementato la propria presenza nei quattro Comuni del Kosovo settentrionale, a seguito degli ultimi sviluppi nell’area. L’obiettivo della presenza delle forze di KFOR è quello di garantire un ambiente sicuro e la libertà di movimento per tutte le comunità del Kosovo, in conformità con il mandato conferitole dalla Risoluzione 1244 del 1999 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. KFOR invita tutte le parti ad astenersi da azioni che potrebbero infiammare le tensioni o causare un’escalation.


In linea con il proprio mandato, KFOR è pronta a intraprendere tutte le azioni necessarie per garantire un ambiente sicuro in modo neutrale e imparziale. Il Comandante di KFOR, Generale di Divisione Angelo Michele Ristuccia, rimane in stretto contatto con i suoi principali interlocutori, tra cui i rappresentanti delle Istituzioni e delle organizzazioni di sicurezza in Kosovo, lo Stato Maggiore delle Forze Armate serbe, nonché la Missione EULEX e altri rappresentanti della comunità internazionale. KFOR esorta Belgrado e Pristina a impegnarsi nel dialogo guidato dall’Unione Europea per ridurre le tensioni, unica via per la pace e la normalizzazione.

MELONI: VICINANZA A MILITARI FERITI, NON TOLLEREREMO ULTERIORI ATTACCHI

“A nome mio e del Governo, esprimo i miei più sinceri sentimenti di vicinanza ai militari italiani che sono rimasti feriti durante i disordini in Kosovo. “Esprimo inoltre- aggiunge- la più ferma condanna dell’attacco avvenuto a danno della missione KFOR che ha coinvolto anche militari di altre Nazioni. Quanto sta accadendo è assolutamente inaccettabile e irresponsabile. Non tollereremo ulteriori attacchi nei confronti di KFOR. È fondamentale evitare ulteriori azioni unilaterali da parte delle Autorità kosovare e che tutte le parti in causa facciano immediatamente un passo indietro contribuendo all’allentamento delle tensioni”. “L’impegno del Governo italiano per la pace e per la stabilità dei Balcani occidentali- sottolinea- è massimo e continueremo a lavorare con i nostri alleati. Confermo ai militari italiani la mia vicinanza e la forte gratitudine del Governo per la straordinaria professionalità e l’encomiabile spirito di servizio che dimostrano in ogni circostanza”.

TAJANI: SOLIDARIETÀ A FERITI, CONTINUA IMPEGNO PER PACE

“Voglio esprimere solidarietà ai militari della missione Kfor rimasti feriti in Kosovo durante gli scontri tra manifestanti serbi e polizia kosovara”. Così oggi su Twitter il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Nel messaggio si legge: “Tra di loro 11 italiani di cui tre in condizioni serie ma non in pericolo di vita”. Tajani ha concluso: “I militari italiani continuano ad impegnarsi per la pace”.

FONTANA: VICINANZA E AUGURIO PRONTA GUARIGIONE AI MILITARI FERITI

“Desidero rivolgere le espressioni della più sentita solidarietà e vicinanza, unitamente all’augurio di una pronta guarigione, ai militari Nato impegnati nella missione ‘Kosovo Force’, tra i quali undici italiani, rimasti feriti negli scontri avvenuti nel Kosovo”. Lo dichiara il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.

Vicinanza e solidarietà ai militari della missione Nato Kfor feriti negli scontri avvenuti nel nord del Kosovo. Tra di loro ci sono 11 italiani”. Lo dichiara il sottosegretario alla Difesa, senatrice Isabella Rauti, appresa la notizia. “Nella missione in Kosovo, i militari italiani- sottolinea Rauti- insieme con i colleghi delle altre nazioni e sotto l’egida della Nato, lavorano ogni giorno affinché il dialogo tra Kosovo e Serbia sia proficuo e si possa raggiungere finalmente un accordo. Siamo da anni impegnati sul terreno, in questa missione delicata e strategica, finalizzata a garantire sicurezza e stabilità in tutta la regione Balcanica. Gli scontri di oggi e questa nuova escalation violenta non minano il nostro impegno e rafforzano ulteriormente ogni sforzo di pace e stabilità nell’area”.

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