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Finalmente si parla di endometriosi, la serie ‘Antonia’ rompe i tabù

Ideata da Chiara Martegiani con la supervisione creativa di Valerio Mastandrea e dal 4 marzo su Prime Video

Pubblicato:29-02-2024 17:58
Ultimo aggiornamento:29-02-2024 17:58

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ROMA – Endometriosi, crisi, ricerca di se stessi, accettazione della propria identità e dei cambiamenti. Chiara Martegiani ha scelto di rompere ogni tabù e raccontare nella serie ‘Antonia’ (dal 4 marzo su Prime Video) “una crisi di identità e lavorativa che ho avuto a 31 anni, non sapevo cosa volevo dalla vita, dalle relazioni e se avere o meno un figlio. Durante la fase creativa della serie mi è stata diagnosticata l’endometriosi e così ho pensato che questo progetto potesse essere l’occasione per raccontare con ironia e leggerezza questa malattia, perché se ne parla troppo poco. Per me questa serie ha avuto un effetto terapeutico”, ha dichiarato Martegiani, che ha ideato e interpretato la serie insieme al suo compagno di vita Valerio Mastandrea (qui anche in veste di supervisore creativo). “Quando ho girato la serie in realtà avevo affrontato un percorso per la malattia ed ho avuto un figlio quindi per la serie ho ripercorso qualcosa di già vissuto“, ha raccontato la protagonista e autrice.

Diretta da Chiara Malta e scritta dalla stessa Martegiani, Elisa Casseri e Carlotta Corradi, la serie in sei episodi racconta di Antonia alle prese con la scoperta dell’endometriosi – una malattia cronica e invalidante – e la capacità di reagire al dolore. E nelle sue sedute di psicoterapia, durante cui ricostruisce il suo passato, “Antonia apprende qualcosa e alla fine ci sorprenderà, iniziando un percorso alla scoperta di sé”, ha dichiarato Martegiani. Per ‘Antonia’ “siamo andate da una psicologa fingendo di essere Antonia. Abbiamo provato tutto quello che fa Antonia, anche il viaggio sciamanico, attraverso la chiave della leggerezza. Tutte ci siamo ritrovate in una fase della vita con la necessità di chiedere aiuto“, hanno dichiarato le sceneggiatrici.

Nella vita di Antonia c’è il suo compagno Manfredi (Mastandrea). “Abbiamo avuto la fortuna o sfortuna di far nascere il racconto dentro casa. Abbiamo creato un uomo non stereotipato, dovremmo continuare a raccontare questi maschi che non ci vengono mostrati con frequenza“. Non c’è il rischio di eccedere nell’altro senso esasperando il racconto dell’uomo fragile? Mastandrea ricorda come da 30 anni interpreti “maschi che non ce la fanno, sconfitti, così come lo faceva Massimo Troisi. Oggi, però, dobbiamo affrontare le difficoltà della cultura di genere“.


Nel ruolo di supervisore creativo “ho cercato di tirarmi fuori il più possibile per non offuscare Chiara nel suo primo progetto in cui crede tanto“. Per l’attore “è stato un progetto lungo e faticoso, ho capito tutte le difficoltà nel realizzare una serie”.

‘Antonia’ – che vede nel cast anche Barbara Chichiarelli,  Emanuele Linfatti e  Leonardo Lidi – è una produzione Fidelio e Groenlandia (una società del Gruppo Banijay) in collaborazione con Prime Video, in collaborazione con Rai Fiction.  

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