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Clima. Artico, Frattini (Sioi): “Gennaio 2016 è stato il mese più caldo di sempre” – VIDEO

"Il fenomeno del riscaldamento artico- spiega Frattini- non é piú negabile. Stiamo parlando di un'area con una flora e una fauna uniche, senze le quali il mondo sarebbe piú povero"

Pubblicato:29-02-2016 16:54
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:04

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ROMA – Il problema del riscaldamento della regione artica non é piú rinviabile, infatti “il gennaio 2016 é stato il mese piú caldo di sempre, mai la calotta artica era stata così piccola”. A lanciare l’allarme, oggi a Roma, é Franco Frattini, presidente della Societa’ italiana per l’organizzazione internazionale (Sioi), che presenta così un master sul tema – ‘Sviluppo sostenibile, geopolitica delle risorse e studi artici’ – promosso dalla Sioi e organizzato d’intesa con il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il ministero dell’Ambiente ed il Centro per un futuro sostenibile. “Il fenomeno del riscaldamento artico- spiega Frattini- non é piú negabile. Stiamo parlando di un’area con una flora e una fauna uniche, senze le quali il mondo sarebbe piú povero”. Il master cercherà di formare i partecipanti sulle molte implicazioni geostrategiche legate all’Artico. Anche il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, terrá una lezione nel corso.

“L’Italia- aggiunge Frattini- é sempre stata attenta alle questioni artiche, fino a diventare “osservatore permanente” del Consiglio artico. Con questo master, proseguiamo nel nostro impegno”. Per l’ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, John Phillips, “l’Artico è il termometro del mondo, bisogna contrastare quest’emergenza o tutto il mondo ne pagherà le conseguenze. Gli Usa sono presidenti del Consiglio artico e dunque molto attivi sul territorio”.


“Il master- dice il presidente del Centro per un Futuro Sostenibile, Francesco Rutelli, che terrà anche lui una lezione al corso- é opportuno per formare i giovani verso le sfide future: geopolitica dell’energia, delle risorse, dell’ecologia, dei trasporti e del commercio. L’8% del Pianeta é rappresentato dalla regione artica, una zona immensa non paragonabile all’Antartide, visto che è un territorio abitato. Serve assolutamente la formazione di leve di competenza, utili per l’Italia e per tutta la comunità internazionale”.

L’accordo di Parigi ha dimostrato che per risolvere determinate emergenze serve un’azione coordinata– sottolinea Guido Carpani, capo gabinetto del ministero dell’Ambiente- e l’Artico é una regione particolare, dove i cambiamenti climatici si manifestano maggiormente che altrove. Per questo motivo il ministero ha appoggiato il master, di particolare interesse e attualitá, l’ideale per formare figure professionali utili e necessarie. L’Artico- termina- deve essere un luogo dove sviluppare un nuovo modo di intendere la Terra”. Un problema “complesso- conferma Rossella Franchini, Senior Arctic Official del ministero degli Esteri- che incide sulla dimensione ambientale, economica, sociale, migratoria, scientifica e tecnologica”.

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