BOLOGNA – Dopo il corteo organizzato dal Cua a Bologna lo scorso 10 novembre, finito al centro delle cronache e della bufera per l’apparizione di un manichino di Giorgia Meloni appeso a testa in giù, arriva la solidarietà del Consiglio comunale nei confronti della presidente del Consiglio. Ma con annessa, nuova polemica: Fdi segnala infatti la scelta “vergognosa” di Coalizione civica, forza di sinistra della maggioranza del sindaco Matteo Lepore, che in base a quanto riferiscono i meloniani si è smarcata dal voto.
Per cominciare, sono ben tre gli ordini del giorno discussi oggi nell’aula di Palazzo D’Accursio: uno presentato dalla Lega, uno presentato da Fdi e uno presentato dal Pd. Tutti e tre i documenti sono stati approvati all’unanimità, cioè senza voti contrari, ma Fdi si sofferma sul comportamento di Coalizione civica. “Non abbiamo potuto fare a meno di notare che i tre consiglieri di Coalizione civica, lista di sinistra che sostiene il sindaco Lepore e che esprime la vicesindaco Emily Clancy- afferma il gruppo consiliare di Fdi- non hanno partecipato al voto. In particolare, presenti in seduta, si sono rifiutati di esprimere solidarietà al presidente del Consiglio per i fatti di Bologna”.
Aggiungono i meloniani: “Riteniamo inaccettabile questo comportamento da parte di chi non solo si rifiuta di essere solidale con il presidente del Consiglio, vittima di una vera e propria campagna di odio, ma ancora di più, con questo atteggiamento, sembra solidarizzare con chi questa campagna di odio la organizza e la mette in atto“. Quanto accaduto oggi in Consiglio “è gravissimo, la maggioranza e la Giunta ne diano conto alla città”, si conclude la nota di Fdi.
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