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Zerocalcare non va a Lucca Comics: “Patrocinio di Israele rappresenta un problema”

Il noto fumettista: "Venire a festeggiare lì dentro mentre Gaza viene distrutta è un cortocircuito"

Pubblicato:28-10-2023 11:40
Ultimo aggiornamento:28-10-2023 16:00
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kobane_calling_zerocalcare
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ROMA – Zerocalcare rinuncia alla partecipazione a Lucca Comics. Il motivo? Il patrocinio alla nota manifestazione dedicata ai fumetti da parte dell’Ambasciata di Israele. È lo stesso Michele Rech (vero nome dell’amato disegnatore cresciuto a Rebibbia) a dettagliare la sua presa di posizione, scrivendo un lungo post nelle storie di Instagram.

LE PAROLE DI ZEROCALCARE

Lo so che quello sul manifesto è solo un simbolo, ma quel simbolo per molte persone a me care rappresenta in questo momento la paura di non vedere il sole sorgere domattina, le macerie sotto cui sono sepolti i propri cari, la minaccia di morire intrappolati in quel carcere a cielo aperto dove tanti ragazzi e ragazze sono nati e cresciuti senza essere mai potuti uscire”.

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“In questo momento in cui a Gaza sono incastrate due milioni di persone”, sotto ai bombardamenti e allo stremo, “per me venire a festeggiare lì dentro rappresenta un corto circuito che non riesco a gestire”

“Sono stato a Gaza diversi anni fa- ricorda Zerocalcare- conosco persone che ancora ci vivono e persone che ci sono andate per costruire progetti di solidarietà, di sport, di hip hop e di writing. Quando queste persone mi chiedono come è possibile che una manifestazione culturale di questa importanza non si interroghi sull’opportunità di collaborare con la rappresentanza di un governo che sta perpetrando crimini di guerra in spregio del diritto internazionale, io onestamente non riesco a fornire una spiegazione”.

Ad animarlo, sottolinea ancora, non è una gara di radicalità, neanche una contestazione alla presenza dei fumettisti israeliani Asaf e Tomer Hanuka seppure l’auspicio è che “un giorno ci possano essere anche i fumettisti palestinesi che al momento non possono lasciare il loro Paese”.

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