NEWS:

Elezioni in Islanda, soffia il vento nelle vele dei pirati

Dalla loro, i pirati hanno lo scandalo dei Panama Papers, che ha fatto emergere i 'tesoretti' accumulati nei paradisi fiscali da parte del capo del governo e di alcuni ministri

Pubblicato:28-10-2016 14:27
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:13

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

reykjavik-islanda

ROMA – Il Partito dei pirati, formazione “anti-sistema” in crescita di consensi dopo le rivelazioni dei Panama Papers, potrebbe conquistare la maggioranza relativa alle elezioni di domani in Islanda. A indicarlo un sondaggio condotto dall’Istituto per le ricerche di scienze sociali dell’università di Rejkyavik, che per questa forza costituita appena quattro anni fa prevede oltre il 22 per cento delle preferenze.

islanda_piratiSe le stime fossero rispettate, il Partito potrebbe dar vita a un governo grazie all’alleanza con formazioni dell’opposizione di sinistra. A guidare i “pirati” è Birgitta Jonsdottir, 49, poetessa, femminista, attivista ed ex collaboratrice di Wikileaks. “Ci riteniamo hacker degli attuali vecchi sistemi di governo” ha detto del Partito, che definisce “né di destra né di sinistra”. Di certo, il vento soffia nelle vele dei “pirati” anche per lo scandalo dei Panama Papers. I documenti diffusi ad aprile dallo studio Mossack Fonseca hanno infatti rivelato che tra i 600 islandesi che avevano accumulato fortune nei paradisi fiscali c’erano il capo del governo progressista Sigmundur David Gunnlaugson e diversi suoi ministri.


di Vincenzo Giardina, giornalista professionista

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it