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Referendum, in piazza il corteo di chi dice ‘no’

Hanno aderito numerose associazioni studentesche e movimenti tra cui quelli per il diritto all'abitare, no tav e no grandi opere, Cobas, Comunisti italiani

Pubblicato:27-11-2016 15:35
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:21

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ROMA – È partito da piazza della Repubblica il Popolo del No al referendum del 4 dicembre. Il corteo guidato dal comitato ‘C’è chi dice no’ – a cui hanno aderito numerose associazioni studentesche e movimenti tra cui quelle per il diritto all’abitare, no tav e no grandi opere, Cobas, Comunisti italiani e e altre 150 sigle circa – è atteso intorno alle 18 a piazza del Popolo. Qui la manifestazione terminerà con un concerto a cui prenderanno parte molti artisti tra cui 99 posse, Michele Riondino, Daniele Sepe e Assalti frontali. Molti gli striscioni e gli slogan dalla testa alla coda del corteo: da ‘Cacciamo Renzi’ con gigantografia del premier annessa, a ‘sul nostro futuro decidiamo noi’, fino a ‘la forza del no’. E ancora, ‘il vostro sfruttamento, la nostra resistenza’, con ancora una rappresentazione del presidente del Consiglio inserita in un segnale di divieto. A guidare la protesta, un furgoncino dal quale partono le note di ‘c’è chi dice no’, il classico di Vasco Rossi che richiama il tema della protesta. Tra gli esponenti politici che hanno preso parte al corteo, l’esponente di Sinistra italiana Stefano Fassina.

IL CORTEO URLA ‘LADRI, LADRI’ DAVANTI AL MEF

Fumogeni, striscioni, cori – tra cui ‘ladri, ladri’ – e ‘noi diciamo no ai diktat delle banche e della finanza’, e ‘Pier Carlo (Padoan ndr) dell’Economia sei il tarlo’, ma nessun disordine davanti al ministero dell’Economia e Finanze. Il corteo del no è transitato intorno alle 16 a via xx settembre davanti alla sede del Mef e nonostante qualche allarme iniziale e lo schieramento di forze dell’ordine in tenuta anti sommossa proprio di fronte all’ingresso del dicastero, non ci sono stati né scontri, né tensioni particolari.

CONTROLLI A MANIFESTANTI, RINVENUTE MAZZE E SPRANGHE

Sono iniziati alle prime ore del mattino i controlli disposti con ordinanza di servizio del Questore D’Angelo, finalizzati alla preventiva individuazione di gruppi di potenziali disturbatori che potrebbero agire all’interno del corteo per creare situazioni di disordine. A bordo di un bus di 50 aderenti all’area antagonista provenienti da Padova sono stati rinvenuti borsoni con mazze, spranghe e materiale per il travisamento. Su di loro sono in corso accertamenti. Un’altra persona è stata condotta in ufficio in quanto a bordo di pullman proveniente dalle Marche è stata trovata in possesso di mazza fionda.


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