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Tg Ambiente, edizione del 27 giugno 2023

In questa edizione si parla di illeciti sulle coste, campagna velica di Life A-Mar Natura2000, ospedale dei ricci, il Comune di Chieri simbolo di rigenerazione urbana

Pubblicato:27-06-2023 13:18
Ultimo aggiornamento:27-06-2023 13:18

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IL MARE È ‘MONSTRUM’, 1,8 ILLECITI OGNI KM COSTA

Inquinamento, abusivismo edilizio, mala depurazione, cattiva gestione dei rifiuti, assalto al patrimonio ittico e alla biodiversità: tutte facce della pressione illegale sull’ecosistema marino del nostro Paese. A raccontarlo lo storico dossier di Legambiente ‘Mare Monstrum’. Nel 2022 lungo le coste italiane sono state 13.229 le infrazioni contestate, pari a 1,8 violazioni per ogni chilometro di costa. Crescono nel 2022 gli illeciti amministrativi, pari a 8.499 (+24,2% rispetto al 2021) e le sanzioni amministrative, 8.935 quelle comminate (+ 47,7% rispetto al 2021). In diminuzione, invece, il numero di reati (4.730, -32,9% sul 2021) e il numero delle persone denunciate o arrestate (4.844, -43,6% rispetto al 2021) e quello dei sequestri (1.623, -51,7% rispetto il 2021), per un valore economico di oltre 385 milioni di euro. La Campania si conferma prima in classifica: nel 2022 ha contato 1.245 reati e da sola rappresenta il 26,3% del totale nazionale. Al secondo posto per numero di reati sale la Puglia (l’anno scorso quarta) che nel 2022 ha contato 559 reati, pari all’11,8% del totale nazionale. Segue il Lazio con 539 reati (11,4% del totale) ma che si piazza al secondo posto come numero di persone denunciate e arrestate (673) e sequestri (216 quelli eseguiti). Infine, con il motto ‘Non ci fermeremo mai’, salpano la Goletta Verde e la Goletta dei Laghi 2023: le due storiche campagne di Legambiente – giunte rispettivamente alla 37esima e 18esima edizione – che solcano i mari per denunciare gli illeciti.

LIFE A-MAR NATURA2000 ARRIVA IN LAZIO E CAMPANIA


Dopo quasi un mese di navigazione, la campagna velica di Life A-Mar Natura2000 organizzata e coordinata da Triton Research, con il supporto operativo della Lega Navale Italiana, arriva alla sua tappa conclusiva alla scoperta delle meraviglie dei siti marini della Rete Natura 2000 della Campania e del Lazio. Il progetto Europeo LifeAmar vede Federparchi come capofila. Tra immense praterie di Posidonia oceanica, foreste di Cymodocea nodosa, Gorgonie bianche e rosse si sviluppa lo straordinario mondo subacqueo che circonda per decine di chilometri quadrati le tre isole dell’Area Marina Protetta Regno di Nettuno, Ischia, Procida e Vivara. Qui è possibile immergersi in fondali marini di singolare bellezza per la natura vulcanica dell’isola che ha generato splendide grotte sottomarine con uno spettacolo di colori, tra aree di coralligeno, alghe rosse, madrepore, coralli e una distesa del raro “falso corallo nero” (Gerardia savalia), caratteristico di Ischia e presente lungo il costone della torre di Sant’Angelo. Ad animare questo meraviglioso giardino sommerso una grande ricchezza ittica: cernie dorate, pesci pappagallo, castagnole rosse e donzelle pavonine, ma anche totani, calamari, tutte le specie del pesce azzurro e dei piccoli tunnidi. Le acque del Regno sono anche frequentate da un gran numero di cetacei: il Canyon di Cuma ospita la più importante famiglia presente nel Mediterraneo di delfino comune (Delphinus delphis), nella lista rossa delle specie in pericolo di estinzione.

RICCI SENTINELLE AMBIENTE A RISCHIO, ARRIVA OSPEDALE

I ricci sono ‘animali sentinella’ dello stato di salute degli ecosistemi, essendo a stretto contatto con il suolo, territoriali e insettivori. Le popolazioni di ricci però hanno subìto un calo di ben il 70% in Europa in soli 20 anni. il rapido declino della specie che, nella sua forma attuale, vive sul pianeta da circa 15 milioni di anni è sintomatico del grado di devastazione che la razza umana sta causando al pianeta. Per dare una mano ai deliziosi piccoli mammiferi arriverà il primo pronto soccorso e ospedale per ricci d’Europa: lo vuole realizzare il centro ‘La Ninna’ di Novello (Cuneo) che punta a un futuro molto vicino in cui si trasformerà in una realtà in grado di ricoverare un numero di ricci ancora più grande di quello attuale (circa 400), partendo dall’acquisto delle attrezzature per gli esami del sangue, il laser, le ecografie e le lastre. Ora è necessario costruire le sale dell’ambulatorio in cui si potranno operare i ricci, recuperare più spazi per gli animali ricoverati e attuare ricerche scientifiche in collaborazione con le maggiori università italiane ed europee. Per questo l’edizione estiva del Riccio Day, domenica 2 luglio dalle ore 10 alle 18, quest’anno ha un significato e una finalità particolari: sarà il primo atto di una campagna di sensibilizzazione per la tutela dei ricci sulle strade e nei nostri giardini mentre tutto il ricavato della giornata sarà utilizzato per costruire le fondamenta della nuova struttura.


COMUNE CHIERI VIRTUOSO, ALBERI E PIANTE INVECE DI CEMENTO

Dal Piemonte, da Chieri, comune della Città metropolitana di Torino, arriva una storia simbolo di riqualificazione urbana e di lotta al consumo di suolo. E’ quella del Patch – il PArco Tessile CHierese. Una nuova area verde di circa 6mila mq con 50 specie arboree, 131 specie arbustive, 205 mq di specie erbacee perenni (privilegiando specie autoctone e con fabbisogno d’acqua contenuto) e che si collega con quella già esistente del parco Caselli per un totale di 11mila mq. Il nuovo Parco Tessile Chierese, in fase di ultimazione e che vede collaborare il comune di Chieri, l’Università e il Politecnico di Torino, Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e altre associazioni locali, nasce dalla riqualificazione di un’area comunale dove sorgeva un complesso scolastico abbandonato da oltre quindici anni, l’ex scuola elementare e media Angelo Mosso di Via Tana. Fino a non molto tempo fa il Piano Regolatore prevedeva per questa zona la trasformazione in area residenziale, con la costruzione di circa 40 alloggi, oltre a nuovi uffici e negozi, ma l’amministrazione comunale ha deciso invece di ricoprire quest’area non con nuovo cemento, ma con alberi, piante e arbusti con l’obiettivo di restituire anche nuovi spazi verdi e di socialità. “Non si può più rimandare la tutela del nostro territorio. La nuova cementificazione”, dichiarano Giorgio Zampetti, Direttore generale di Legambiente e Giorgio Prino, Presidente Legambiente Piemonte-Valle D’Aosta. “Va diminuita fino ad arrivare a zero entro il 2050, e bisogna invece sostenere tutti quei progetti che arrivano dai territori, come il Patch, che aumentano la superficie permeabile dei terreni, indispensabile per assorbire il più possibile le precipitazioni”. L’augurio è che l’esempio virtuoso della città di Chieri possa essere da stimolo per molte altre amministrazioni.

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