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Madden torna con ‘L’arma dell’inganno’: “Non voglio promuovere film con guerra Russia-Ucraina”

La pellicola, ambientata durante la seconda guerra mondiale, racconta la storia vera del piano architettato per far credere ai tedeschi che gli Alleati sarebbero sbarcati in Grecia e non in Sicilia

Pubblicato:27-03-2022 13:37
Ultimo aggiornamento:27-03-2022 14:18

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ROMA – ‘Carne tritata’. Sì, potrebbe essere il titolo di un film sul cannibalismo, un gangster movie o un horror. E, invece, John Madden torna sul grande schermo con un film sulla Seconda Guerra Mondiale, a sei anni da ‘Miss Sloane – Giochi di potere’ con Jessica Chastain. ‘L’arma dell’inganno – Operazione Mincemeat’ – questa sera in anteprima alle 21 al Bif&st Bari International Film e Tv Festival e dal 12 maggio in sala con Warner Bros. Pictures – catapulta il pubblico nel 1943 e più precisamente a quando i servizi segreti britannici hanno messo in scena la cosiddetta ‘operazione carne macinata’ con lo scopo di fermare l’avanzata di Hitler verso l’Europa. Il piano previsto era sbarcare in Sicilia, come si aspettavano i nazisti, ma gli hanno fatto credere, con l’aiuto di un cadavere, che lo sbarco sarebbe avvenuto in Grecia evitando così un massacro.

A Ewen Montagu, interpretato da Colin Firth (che torna a lavorare con Madden dopo ‘Shakespeare in Love’ del 1998), e a Charles Cholmondeley, interpretato da Matthew Macfadyen (‘Succession’), il compito di orchestrare il tanto assurdo quanto reale e geniale piano di disinformazione. L’ideatore di questa operazione è stato Montagu, che ha preso ispirazione da un racconto di Ian Fleming (qui interpretato da Johnny Flynn), creatore del personaggio di James Bond nonché suo collega nel ‘Comitato dei Venti’ dell’intelligence britannica (è stato chiamato così perché 20 con numeri romani si scrive ‘XX’, che in inglese può essere letto ‘double-cross’, ovvero inganno).

Questo film non punta a quello che stiamo vivendo oggi (la guerra tra Russia e Ucraina, ndr) perché lo abbiamo fatto due anni fa”, ha detto Madden, in collegamento da Malaga, durante un incontro stampa virtuale. “Sì, nel film c’è una frase di Winston Churchill (interpretato da Simon Russell Beale, ndr) che recita ‘la Russia è la nostra guerra di domani‘, ma qualsiasi racconto di questo genere guarda al passato e al presente. L’ultima cosa che voglio fare- ha proseguito il regista- è promuovere questo film facendo leva sull’orribile conflitto che si sta svolgendo in Europa e che riformula la nostra quotidianità, non solo le storie al cinema ma anche fare le cose più semplici, come andare al ristorante, perché ci si sente colpevoli e paralizzati”.


Se il film fosse stato realizzato ora “ci avremmo pensato perché saremmo stati sicuramente oscurati dal conflitto russo-ucraino. Quello che sta accadendo è troppo spaventoso e orribile che potrebbe inghiottirci tutti”, ha detto ancora Madden. Basata sull’omonimo libro di Ben Macintyre, la pellicola racconta una verità che nasce dalla finzione, come quella di Fleming, che mostra come i personaggi debbano vivere di fantasia per far funzionare il loro piano. Ma celebra anche quegli uomini e quelle donne che non sono potuti andare al fronte per motivi fisici o di genere. “Questa è una storia sugli eroi che restano nell’anonimato ma che, dietro le quinte, hanno salvato migliaia di vite. Non cercano la gloria ma hanno comunque cambiato le cose”, ha dichiarato il regista.

Qui le donne – interpretate da Kelly Macdonald e Penelope Wilton – sono al centro dell’azione ed è inusuale vederle in un contesto generalmente dominato dagli uomini. “È stato molto importante per noi mostrare questo, loro sono il cuore e la coscienza della storia. In teoria sono gli uomini in prima linea ma in pratica sono le donne al comando. C’è un equilibrio di genere e questo grazie alla sceneggiatura di Michelle Ashford che non ha raccontato una prospettiva ghettizzata”, ha detto il regista alla Dire. Tra le curiosità del film, sicuramente vedere Colin Firth e Matthew Macfadyen recitare insieme dopo aver interpretato, in passato, lo stesso personaggio: Fitzwilliam Darcy, per tutti Mr. Darcy. Il primo nella miniserie ‘Orgoglio e pregiudizio’ del 1995, ispirata al libro di Jane Austen. Il secondo, invece, nell’omonimo film di Joe Wright.

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