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CAGLIARI – “Ora dobbiamo concretizzare il programma elettorale, e quindi partire dalla sanità, dall’assalto eolico che stiamo subendo, e dai giovani che emigrano e che non hanno occasioni per rimanere in Sardegna”. Così Alessandra Todde, neo governatore della Sardegna, nella conferenza stampa di questa mattina a Palazzo Tirso, a Cagliari. “Vorremmo un’isola moderna, pulita, che diventi meta per chi vuole vivere in un contesto del terzo millennio– sottolinea Todde- mi impegnerò perché questa terra rinasca e cambi faccia”.
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“Sardegna laboratorio della politica nazionale? No, perché i sardi non sono delle cavie”, risponde Todde. “Sono comunque contenta che questo progetto di unione (Pd-M5s, ndr) a cui ho sempre lavorato anche quando ero al governo, possa aver trovato in Sardegna terreno fertile- spiega- la nostra alleanza può funzionare, ma ora la priorità è la Sardegna. E io voglio concentrarmi su questo”.
Durante la conferenza, la neo governatrice ha commentato anche le manganellate agli studenti di Pisa: “Sono felice che i sardi si siano ricordati della loro storia, e che abbiano risposto ai manganelli con le matite. Mi hanno molto colpito i fatti di Pisa, città dove ho studiato- sottolinea-. Stiamo parlando di ragazzi che si sono fatti male, e sono andati in pediatria, non in ospedale. Questo ci deve ricordare che niente deve essere dato per assodato”.
Todde si è espressa anche sul suo ‘ex’ avversario Paolo Truzzu, spiegando: “Io devo essere la presidente di tutti i sardi, e sarà importante trovare la modalità di poter lavorare insieme. Tra persone perbene, perché io ritengo Truzzu una persona perbene, non ci saranno difficoltà”.
“La mia sarà una giunta che si distinguerà per competenze e per capacità. Vogliamo essere efficaci: lo abbiamo promesso ai nostri elettori, che si aspettano un cambiamento profondo”, ha affermato Todde. “I sardi si aspettano che la Sardegna cambi faccia, e che lo faccia velocemente- spiega Todde- in particolare su trasporti e sanità. La cosa importante è riuscire ovviamente a trovare delle figure che possano incarnare competenze riconosciute e riconoscibili”.
Alla domanda sulla modifica alla legge elettorale sarda, Todde risponde che “è all’interno del nostro programma, ed è tra le nostre priorità. Sicuramente è una legge che non dà rappresentanza nei territori, e non dà rappresentanza femminile. Ci lavoreremo su”.
“Giorgia Meloni? Ognuno si deve prendere la responsabilità delle proprie azioni. La premier è venuta in Sardegna a passeggiare, un’apparizione che reputo vergognosa. I sardi non si meritano questo”, dice.
“In queste settimane io ho girato i territori in lungo e largo- spiega- e ho visto tanta sofferenza, persone che fanno fatica a vivere, soprattutto nelle piccole comunità. Ma la Sardegna le ha risposto: quando dicevo che la ‘Resistenza’ doveva iniziare da qui, intendevo proprio questo”.
Tra le priorità di Todde, quella di “fare in modo che finisca la speculazione energetica in Sardegna. È una delle prime cose che bisogna affrontare nel mandato, immediatamente”. E ancora: “Serve una moratoria che sospenda la situazione che si è creata- spiega Todde- poi lavoreremo immediatamente sulla mappa di aree idonee per mettere ordine e regole”.
All’incontro, anche un commento su Briatore: “Ha detto che non verrà più in Sardegna se avessi vinto io alle regionali? È un problema suo, noi sicuramente riusciremo a campare anche senza di lui”.
“Per le regole del M5s non potrò essere ricandidata a governatore, anche se avrò operato bene in questi cinque anni? Ce ne faremo tutti una ragione…Io credo che sia importante lavorare benissimo, senza sprecare un giorno, e lasciare ai sardi la massima eredità possibile. Io ho la fortuna di non vivere di politica- spiega Todde- e faccio questo percorso perché sono veramente innamorata della mia terra. Per me non conta rimanere a Villa Devoto cinque o dieci anni, la coalizione rimarrà indipendentemente dalle persone. Quello che mi interessa è che il progetto vada avanti, e sono certa che dopo questi cinque anni riusciremo a fare in modo che il progetto prosegua”.
“Giorgia Meloni è stata strafottente, è venuta in Sardegna convinta che fosse una passeggiata di salute: le ho dimostrato che le passeggiate di salute si fanno altrove…”. E ancora: “Come mi sento ad essere la prima donna ad aver battuto Meloni? Per me è più importante essere la prima donna presidente di questa Regione, il contesto nazionale mi interessa fino ad un certo punto- spiega Todde-. Detto questo, credo che sia emersa un po’ la strafottenza con cui si è affrontata questa campagna elettorale. Ma l’arroganza dopo un po’ stufa, soprattutto a noi sardi…”.
“Una delle cose che mi ha fatto piacere, lo devo dire, è stato il messaggio del ministro Giancarlo Giorgetti. È stato uno dei primi a scrivermi. Mi fa piacere”. E ancora: “Se temo che il governo possa ‘mettermi i bastoni tra le ruote’? No, e credo che invece sarà importante riuscire a collaborare- spiega Todde-. E questo non per Alessandra Todde e la sua coalizione, ma per i sardi. Non ho dubbi che si riuscirà a collaborare”.
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