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Il terziario avanzato della ceramica sassolese sbarca in Sicilia

Quattro agenti gireranno in lungo e in largo l'Isola per distribuire Isoclip, la piastrella innovativa per la creazione dei 'cappotti' termo-acustici inventata e brevettata da Pfm

Pubblicato:27-01-2023 13:29
Ultimo aggiornamento:27-01-2023 13:30
Autore:

Fabrizio-Morini
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SASSUOLO (MODENA) –  Isoclip, la piastrella innovativa per la creazione dei ‘cappotti’ termo-acustici inventata e brevettata da Pfm, l’azienda amministrata da Fabrizio Morini, che ha lo stabilimento principale a Palagano, in provincia di Modena, vicino al noto distretto sassolese della piastrella, sbarca anche in Sicilia con una rete di vendita guidata da Fernando Paternò formata da quattro agenti che gireranno in lungo e in largo l’Isola per distribuire Isoclip. Prodotto di punta per via degli ottimi risultati che sta avendo sul mercato delle ristrutturazioni finalizzate all’efficientamento energetico degli edifici. Dalle ultime due fiere dedicate alle costruzioni, la Made Expo di Milano – dove la Pfm ha conquistato l”Oscar per il prodotto più innovativo – e Saie di Bologna, l’azienda ne è uscita rafforzata.

“Abbiamo avuto un grande riscontro da parte di diversi rivenditori, anche siciliani, che hanno chiesto di poter avere il prodotto perché lo ritengono utile- dice Morini, che ha nelle vene anche sangue siciliano- Per la Sicilia sono già partite diverse forniture” che a breve verranno installate.

L’azienda sta sviluppando una rete di vendita italiana ed europea, schiacciando l’occhio anche ai mercati Oltreoceano, dove però a pesare sono i costi di trasporto. “Al momento- spiega l’amministratore- il costo dei container è ancora troppo elevato pesando troppo sul costo finale del materiale. Adesso, c’è la massima concentrazione a far arrivare i prodotti della Pfm verso tutte le regioni italiane ed in particolare quelle meridionali, dove l’azienda vorrebbe investire”.


Investire al Sud conviene– continua Morini- perché l’efficientamento energetico degli edifici ha senso, sia per quel che riguarda la coibentazione per il freddo, ma anche per il caldo, tenendo conto anche del fatto che c’è una direttiva europea che entro il 2030 obbliga qualsiasi tipo di edificio a rientrare nei parametri della classe energetica E”.

Nella Pfm lavorano circa 50 persone. È più una comunità produttiva nel settore dei materiali ceramici e ha un fatturato vicino ai 7 milioni di euro. Pochi mesi fa, come per tutte le imprese italiane energivore, l’aumento dei costi dell’energia e del gas hanno messo a dura prova la continuità produttiva dell’azienda. “La pressione dovuta all’aumento esorbitante dell’energia e del gas si è adesso un po’ allentata- dice il numero uno della Pfm- E questo grazie al provvedimento del governo sul recupero del 40% sul credito di imposta. In più, in questo momento, i costi energetici sono in calo. Il momento drammatico, invece, è stato tra luglio e ottobre dello scorso anno. Adesso, lentamente, stiamo rientrando in quello che si può definire range tollerabile”.

L’azienda dell’Appennino modenese soffre comunque della mancanza di infrastrutture stradali. E se il trasporto su gomma rappresenta il modo migliore e più conveniente per far viaggiare il prodotto, diventa complicato gestire la logistica. “Produciamo circa 300 metri quadrati di materiale al giorno- conclude Morini- Non siamo ancora a questi livelli di venduto, ma contiamo di arrivarci nei prossimi sei mesi. Purtroppo, la zona dove abbiamo lo stabilimento principale non è servita bene a livello stradale e abbiamo dei grossi problemi di viabilità. Sono tanti anni che ci prometto la costruzione di strade, ma fino ad oggi non abbiamo visto nessun passo avanti”.

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