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Italia-Slovenia, Mattarella: “Un modello di cooperazione per Ue e il mondo”

Il presidente della Repubblica intervenendo a Gorizia: "I confini possono trasformarsi in ponti"

Pubblicato:26-10-2016 13:28
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:13

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gorizia6ROMA – “Slovenia e Italia possono ormai essere considerate, a giusto titolo, un modello di cooperazione per l’Europa e il mondo”. Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo a Gorizia, al Teatro Verdi, al Convegno “L’Europa luogo di superamento dei conflitti” in occasione del centenario dell’Unione di Gorizia all’Italia. “Pochi luoghi in Europa come quello in cui siamo oggi- sottolinea il capo dello Stato- possono testimoniare così chiaramente la trasformazione avvenuta nelle menti, nei cuori e nella condizione dei cittadini europei e lo straordinario progresso che la comune appartenenza di Slovenia e Italia all’Unione Europea e il loro comune desiderio di pace, di amicizia e di cooperazione hanno prodotto.

Un confine – sino a pochi anni or sono concreto e visibile – si è progressivamente smaterializzato, a tutto vantaggio di una progressiva osmosi tra le due comunità che costituisce, oggi, un paradigma dello spirito dell’Unione Europea. I gerani che delimitano oggi il confine tra Italia e Slovenia ci dicono – cito il prof. Meyr – che i confini possono trasformarsi in ponti. Al posto di quel confine – protagonista e testimone di separazioni, dolori e nostalgia – è nata un’area di cooperazione transfrontaliera, tra Istituzioni, società civili, enti di studio e di ricerca e tanti altri attori del nostro vivere insieme. Una menzione particolare merita, a questo riguardo, lo strumento creato dall’Unione Europea per facilitare le cooperazioni transfrontaliere: il Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale“.

“E non è un caso- continua Mattarella- che esso sia stato attivato per la prima volta, a livello continentale, proprio qui, fra i Comuni di Gorizia, Nova Gorìca e Sempeter Vrtojba, in Slovenia. Auspico che questa collaborazione sia sempre più feconda e che i progetti nei settori del turismo e della sanità, che stanno così tanto a cuore ai nostri concittadini, possano trovare piena e rapida applicazione, consolidando ulteriormente due pilastri della vita dell’Unione: la facilità di movimento e la tutela della salute”. Mattarella osserva che “in queste terre, particolarmente prezioso si è rivelato il ruolo svolto dalle identità linguistiche diverse da quelle italiana, per le quali la nostra Costituzione ha previsto una specifica tutela.


Sono davvero lieto di poter constatare come la comunità slovena in Italia e quella italiana in Slovenia riescano a testimoniare l’orgoglio delle proprie radici, rappresentando, al contempo, un elemento di ancor più stretta unione fra i nostri Paesi; veri e propri moltiplicatori di iniziative e di collaborazioni che ci consentiranno – ne siamo certi – di progredire ulteriormente, verso l’accrescimento di un’area di pace e di comune prosperità”. Mattarella ha ringraziato il Presidente della Repubblica di Slovenia, Borut Pahor, “per le sue significative parole – che riflettono l’amicizia che lega Slovenia e Italia e i nostri personali sentimenti di amicizia – e per aver accolto l’invito ad essere qui, oggi, in un momento così importante per la vita della città di Gorizia”.

di Maria Carmela Fiumanò, giornalista professionista

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