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Roma Multiservizi, via libera dalle commissioni: delibera su ‘Newco’ in aula venerdì

A regime, la garà varrà 70 milioni

Pubblicato:26-07-2017 09:43
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:34

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ROMA – La vicenda Roma Multiservizi è vicina alla svolta. La commissione Bilancio e le commissioni congiunte Ambiente e Scuola hanno infatti approvato a maggioranza – favorevole il M5S, contrari Fdi-An, non ha partecipato al voto il Pd – la proposta di delibera 22 del 25 luglio 2017 avente ad oggetto gli ‘Indirizzi per l’indizione della gara a doppio oggetto per la scelta del socio privato e l’affidamento di servizi di interesse generale di Roma Capitale’, legata proprio al tema del futuro dell’azienda Multiservizi, oggi controllata da Ama ma destinata a diventare una nuova società a capitale misto pubblico-privato: una ‘Newco’ che sarà in mano per il 51% direttamente al Campidoglio, con il restante 49% che andrà a un partner da individuare tramite gara insieme ai servizi da affidare.

 


PROROGATI SERVIZI, VIA A COSTITUZIONE ‘NEWCO’

La riunione di stamattina è stata convocata d’urgenza per permettere la calendarizzazione della delibera approvata in Giunta – su cui c’è la firma degli assessori Mazzillo (Bilancio), Montanari (Ambiente) e Baldassarre (Sociale) ma manca quella proprio dell’assessore alle Partecipate, Massimo Colomban – che proroga gli appalti in scadenza in capo alla Multiservizi fino al 31 luglio 2018 e dà il via alla costituzione della Newco, la scatola per ora ‘vuota’ in cui confluiranno servizi e lavoratori, già nell’ordine dei lavori dell’Assemblea capitolina di domani in coda all’assestamento di bilancio.

La discussione della proposta è prevista per venerdì, quando l’Aula è stata convocata dalla capigruppo dalle 10 alle 22. Anche perché, come ha spiegato il direttore generale del Campidoglio nella precedente commissione Bilancio, la delibera va approvata entro il 31 luglio 2017, giorno della scadenza dei contratti di Multiservizi, e la gara va bandita entro il 10 agosto. Gara che cuberà 59,4 milioni di euro Iva inclusa per l’anno in corso, per passare a circa 65 nel 2018 e 70 nel 2019, quando la Newco andrà a regime.

 

A REGIME GARA VARRÀ 70 MILIONI

La parte sul global service sarà la ‘fetta’ più consistente, su cui l’amministrazione ha già stanziato in bilancio 50 milioni all’anno fino al 2019 più ulteriori risorse nell’assestamento al previsionale in discussione in Aula, in vista proprio dell’ampliamento del perimetro delle attività da affidate alla Newco: si parla di 4,8 milioni per il 2017, 6,7 milioni per il 2018 e 12,5 milioni per il 2019.

Inoltre dal 2019, anno in cui andrà a regime il contratto della Newco, saranno ricentralizzati servizi con risorse già presenti nelle pieghe del bilancio, come i 289mila euro per la derattizzazione e gli 1,5 milioni per il verde orizzontale, finora nei centri di costo municipali e che torneranno invece in capo al dipartimento Ambiente.

 

MAZZILLO: RISPETTATE NUOVE NORME NAZIONALI, CI RIVOLGIAMO A MERCATO

Stiamo parlando di una gara a evidenza pubblica, qualsiasi simulazione viene fatta per produrre mercato e attrarre l’investitore privato, che saprà esattamente la redditività dei servizi che andrà a effettuare”, ha spiegato l’assessore capitolino al Bilancio, Andrea Mazzillo.

“Sapete che il quadro normativo è stato modificato, il testo unico delle partecipate mette una stretta a tutte le municipalizzate: nel momento della costituzione di un’azienda deve esserci la prova che non è un meccanismo per aiuti di Stato, quindi ci siamo orientati su una valutazione di congruità, che verrà fatta dal mercato, in merito al benchmark nazionale: sarà quindi il mercato stesso a decidere il valore di un servizio, visto che parliamo proprio di una società di servizi– ha detto Mazzillo- L’unica possibilità per tutelare i lavoratori è la gara a doppio oggetto con due elementi che vengono messi a mercato, il partner strategico che ne deterrà il 49% e l’operatività: l’idea è che il pubblico detiene la governance, la presidenza e l’indirizzo strategico-politico mantenendo una visione su un perimetro ben definito”.

Si comincia, ha sottolineato l’assessore, “con la previsione della costituzione di una Newco proprio con queste caratteristiche, 51% al Comune e 49% a un partner strategico scelto tramite la gara pubblica. Questo garantirà anche la sostenibilità nel tempo per i prossimi 8 anni”.

Questo provvedimento, ha commentato il consigliere M5S, Roberto Di Palma, “è frutto di un lavoro molto lungo che va avanti da molti mesi, c’è stato un confronto anche aspro con una fortissima attenzione da parte nostra su questo tema. Abbiamo fatto tavoli di confronto con lavoratori e organizzazioni sindacali per dare un segnale di forte attenzione sul tema fondamentale della salvaguardia dell’occupazione, che ci ha portati a questa soluzione”.

 

LE OPPOSIZIONI CONTRARIE: “M5S GIOCA CON ISTITUZIONI E LAVORATORI”

Polemiche sono invece arrivate dalle opposizioni. Come ha spiegato la consigliera Pd, Valeria Baglio, “non abbiamo partecipato al voto perché non è possibile esprimersi su una delibera che ci è stata inviata ieri alle 20 e su cui non è stato possibile approfondire. Non si gioca con le istituzioni dando pareri in maniera approssimativa e soprattutto non si gioca con le partecipate. È un anno che chiediamo spiegazioni a Colomban, diceva che avrebbe presentato un piano di riorganizzazione delle aziende lo scorso ottobre, e invece non ha neanche firmato questa delibera”.

Per Andrea De Priamo di Fdi-An, “noi siamo contrari perché riteniamo che molto semplicemente si stiano svendendo i lavoratori da un privato a un altro privato. Ecco perché diciamo no a questa delibera”.

Agli attacchi ha replicato il presidente della commissione Ambiente, Daniele Diaco (M5S): “La convocazione di questa commissione ci è stata chiesta dal segretariato, la delibera è stata mandata ieri ai consiglieri e quindi c’è stato il tempo di analizzarla, inoltre abbiamo ascoltato in commissione sia gli uffici che la Giunta: crediamo assolutamente di non aver fatto alcuna forzatura ma che questo sia invece il modo più democratico di esprimersi su una delibera su cui oltretutto le opposizioni potranno evidenziare tutti i loro rilievi in Aula”.

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