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Il M5s agli alleati di governo: “Israele mina la pace, qual è la vostra posizione?”

Il M5s presenta una risoluzione per condannare l'annessione unilaterale della Cisgiordania nello stato di Israele e chiede sostegno agli alleati

Pubblicato:26-06-2020 10:14
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:33
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ROMA – “Il piano del governo Netanyahu per l’annessione di parte della Cisgiordania e della Valle del Giordano e’ un grave errore politico di portata storica e causera’ ulteriori ragioni di instabilita’ nel Vicino Oriente. Si tratta di un’iniziativa che partira’ il primo luglio con un unico sostegno internazionale (per quanto di peso): quello del presidente Usa Donald Trump. Sono subito intervenuti, palesando preoccupazione, in chiave critica sia il segretario generale dell’Onu António Guterres che la Lega Araba, nonche’ diversi governi europei, personalita’ politiche, diplomatiche, intellettuali ed esponenti della societa’ civile”. Cosi’ un post, a firma dei portavoce in Commissione Esteri alla Camera, pubblicato sul Blog delle Stelle.

“Lo scorso 12 giugno la deputata Yana Ehm ha depositato una risoluzione in commissione Esteri – che e’ stata sottoscritta alla fine da 100 portavoce nazionali del MoVimento (nonche’ da un deputato di LeU) – per chiedere al governo di scongiurare il piano di Netanyahu e di attivarsi per mettere in atto azioni immediate e decisive a dimostrazione del proprio non riconoscimento dell’annessione israeliana di aree dei Territori palestinesi occupati. Dobbiamo agire nell’interesse della pace e della stabilita’ nella regione mediorientale, garantendo il pieno rispetto del diritto internazionale, delle rilevanti risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite e del diritto umanitario”. 

“A tal proposito chiediamo alle altre forze di maggioranza di sottoscrivere la nostra risoluzione in modo che si possa agire in maniera ferma ed unitaria. Nella stessa Israele sono tante le voci critiche verso questo progetto di annessione. Al momento abbiamo due popoli – quello israeliano e quello palestinese – ma un solo Stato: Israele. Laddove la parte territoriale palestinese viene ritagliata con confini che rendono discontinua e impossibile la connessione interna delle comunita’ e inattuabile un vero Stato sovrano. Finche’ perdurera’ tale vulnus, mai si raggiungera’ la pace“.


“Per questo chiediamo alla comunita’ internazionale di adoperarsi perche’ si addivenga alla soluzione «due popoli due Stati» da sempre sostenuta dall’Italia, e di fatto non piu’ praticabile se Israeledecidesse di procedere all’annessione del cuore della Cisgiordania. In altre parole: serve impegnarsi per la futura nascita di uno Stato palestinese, pienamente legittimato, accanto allo Stato di Israele, senza assecondare “fatti compiuti” che comprometterebbero una composizione pacifica. Il Partito Democratico, Italia Viva e LeU battano un colpo e ci facciano sapere qual e’ la loro posizione in merito. Molti loro deputati hanno recentemente scritto assieme a nostri portavoce una lettera che esprimeva queste stesse preoccupazioni. Ma ora e’ il momento degli atti, non piu’ delle mere dichiarazioni”, conclude il post.

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