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Pescara, bimbi con sospetta salmonella. Coinvolti in 120, Ausl: “Non è virus”

Nel mirino una mensa scolastica. Il Comune: "Noi parte lesa, puniremo responsabili se ci sono"

Pubblicato:04-06-2018 14:13
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:58

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ROMA – “In questo momento l’unica cosa che escludiamo è che sia un virus: si tratta di un batterio o di una tossina batterica“. Lo fa sapere il direttore generale della Asl di Pescara, Armando Mancini, interpellato dall’agenzia Dire in merito ai sospetti casi di salmonella in città, che potrebbero essere legati a cibi di una mensa scolastica. “Sull’agente che ha causato le intossicazioni alimentari- prosegue- sono in corso esami di cui non ancora abbiamo gli esiti, ma di questo hanno competenza i Carabinieri del Nas“.

Ma quanto si dovrà attendere per avere informazioni più dettagliate?

“Entro la giornata di domani dovremmo avere delle risposte sui prelievi fatti sui malati- risponde il direttore generale della Asl- altra cosa sono invece le indagini che i Nas stanno facendo”.


RICOVERATI UNA VENTINA DI BAMBINI

È salito intanto a circa 120 il numero dei bambini che hanno fatto ricorso in “diverso modo” alle cure del Pronto soccorso e poi alla Pediatria dell’ospedale di Pescara a causa di questa tossinfezione alimentare, mentre “al momento ricoverati ce ne sono poco più di una ventina– fa sapere ancora Mancini- che poi fluttuano perché alcuni entrano e altri escono. Alcuni sono stati ricoverati per una giornata e poi dimessi perché, una volta reidratati e sottoposti a terapia, sono potuti tornare a casa. Non ci sono comunque casi di rilevante gravità e tutti i bambini hanno risposto alla terapia. Dal punto di vista della salute pubblica la situazione è quindi sotto controllo“. Il direttore generale della Asl, infine, tiene a sottolineare che la conferenza indetta oggi alle 17.30 era tesa a “fornire notizie sulle condizioni sanitarie e non sulle indagini che i Nas stanno facendo per chiarire le cause di tutto ciò”.

NEL MIRINO MENSA SCOLASTICA

“Al momento siamo in attesa che la Asl ci dia i risultati delle primi analisi microbiologiche effettuate sulle feci dei bambini ricoverati, per sapere se da questi referti (messi a coltura) emerga oppure no il germe della salmonella. Per ora non abbiamo alcun tipo di riscontro”, faceva sapere oggi pomeriggio Monica Di Fabio, portavoce del sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, interpellata dall’agenzia Dire in merito ai sospetti casi di salmonella in città che potrebbero essere legati a cibi di una mensa scolastica.

DOMANI COMMISSIONE IN COMUNE

“Domani avremo anche un’ulteriore ragione di confronto- prosegue Di Fabio- abbiamo infatti convocato la commissione Sanità del Comune a cui parteciperà, tra gli altri, il primario di Pediatria dell’ospedale di Pescara. Terremo quindi informati la città e tutti quanti coloro che sono coinvolti in questa vicenda sul suo evolversi, perché il Comune si considera parte lesa accanto alle famiglie, nel caso dovesse essere un problema che deriva dalla mensa”. Il Comune di Pescara è dunque in attesa di conoscere gli sviluppi della vicenda per avviare “tutte le iniziative che saranno necessarie e opportune- sottolinea la portavoce- perché siamo accanto alle famiglie e vogliamo tutelare la salute dei bambini. Faremo agire qualsiasi tipo di strumento per trovare i responsabili e, se ci sono, li puniremo”.

Conferma il numero dei pazienti ricoverati?

 “Dall’ospedale ci parlano di 100/120 persone analizzate da sabato a oggi– risponde all’agenzia Dire Di Fabio- e di una ventina di ricoverati tra bambini e qualche insegnante. Ci sono anche bambini che appartengono a scuole differenti (4 o 5, da quanto ci risulta) da quella da cui si è avuto il maggior numero di bimbi che si sono sentiti male. Se poi ci sono stati altri istituti coinvolti questo bisognerà accertarlo in base agli ingressi al Pronto soccorso e alla Chirurgia pediatrica. Quanto ai sintomi, quelli riscontrati dalla Asl nell’accoglierli sono febbre, vomito diarrea e disidratazione“.

Precauzionalmente, intanto, il sindaco Alessandrini già dalla giornata di ieri ha sospeso il servizio di mensa scolastica, finché “non saremo in grado di escludere che sia un problema di natura alimentare- aggiunge ancora la portavoce Di Fabio- quindi di intossicazione derivante da Salmonella o da qualsiasi altro tipo di germe assunto tramite la mensa. Abbiamo chiesto ai Nas e alla Asl di avviare controlli sui campioni di cibo somministrati, perché è un appalto rigoroso che prevede nel capitolato una filiera di ispezioni molto strette. Dovute indagini e accertamenti, infine- conclude la portavoce del sindaco di Pescara- saranno effettuate anche dall’Istituto zooprofilattico”.

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