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Costarelli (vicepresidente Anp Lazio): “Alle superiori è impossibile arrivare al 100% delle presenze”

"Si poteva continuare al 50%, studenti e docenti hanno bisogno di continuità"

Pubblicato:26-04-2021 14:27
Ultimo aggiornamento:26-04-2021 14:28

scuola mascherina
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ROMA – “Qualche scuola oggi è riuscita a partire con il 70% delle presenze, altre stanno lavorando per riorganizzarsi, ma non è semplice. La raccomandazione da parte dell’Usr Lazio è concentrare l’incremento di studenti sul turno delle 10 e aspettare la loro autorizzazione nel caso in cui le scuole riuscissero ad ospitare più del 70% di alunni. Parlare di numeri è semplice, organizzare un’intera scuola è più complesso”. Cristina Costarelli, vicepresidente di Anp Lazio e dirigente del liceo scientifico ‘Newton’ di Roma fa il punto della situazione nel giorno delle riaperture degli istituti superiori, che secondo il Decreto riaperture potrebbero arrivare fino al 100% delle presenze nelle zone gialle o arancioni. Un cambiamento che però è vissuto in maniera contrastante dal mondo della scuola, da una parte desideroso di tornare alla normalità, dall’altra stanco dei continui cambiamenti percentuali.

“Questo ennesimo cambiamento sta incidendo soprattutto a livello psicologico– spiega la dirigente all’agenzia di stampa Dire- Si poteva continuare al 50% fino a giugno. La scuola ha bisogno di continuità. Il timore è che la scuola sia stata utilizzata come slogan politico”. Per Costarelli, arrivare al 100% delle presenze “è impossibile per la maggior parte delle scuole di Roma. Se si mantiene il metro di distanza tra gli alunni come possono entrare in una classe 25 o 30 studenti? La preoccupazione è forte, anche per il prossimo anno”.

Tra gli elementi che potrebbero aiutare a prevenire il contagio c’è anche la campagna di screening, ma “funziona poco e male- racconta Costarelli– alcuni miei studenti sono andati ai drive-in e hanno anche scoperto positività asintomatiche, ma non ha senso fare i test singolarmente se non si fanno su larga scala”. La richiesta dell’Anp è che si facciano test ogni due settimane e che vengano distribuite alle scuole mascherine ffp2, più filtranti rispetto a quelle chirurgiche. “Sappiamo che questa è una decisione del governo, ma ora ci sono anche le varianti che sono più contagiose”, conclude la preside.


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