NEWS:

Milano, l’istituto Pareto con Pime e Cosv per lo sviluppo agricolo in Mozambico

Laghetti riqualificati e orti sinergici nell'istituto: "Così impariamo a non sprecare risorse"

Pubblicato:26-03-2021 15:58
Ultimo aggiornamento:27-03-2021 09:50

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

MILANO – Con le mani nel fango e la schiena china perché, si sa, la terra è bassa. Così, tra un’interruzione di Dad e l’altra, gli studenti dell’istituto superiore ‘Pareto’ di Milano, istruiti dai docenti Francesca Ferriello e Sante Abbinente, hanno recuperato e ‘tirato a nuovo’ un’area abbandonata della loro scuola. Ora, lì dove la natura cresceva spontanea ma disordinata, riemergono un ponticello di legno e un laghetto non più vuoto. Suggestioni da giardino zen.

“I ragazzi della 4G hanno fatto un lavoro enorme- commenta soddisfatto Abbinente– Con le poche ore in presenza i ragazzi sono riusciti ad organizzare tempi, risorse e materiali (tutti di riutilizzo e riuso). Ma c’è stata anche la bella partecipazione di tanti altri docenti e del personale tecnico. Tutti insieme abbiamo ricreato un clima disteso e di benessere”. Ma da dove nasce l’idea di recuperare l’area? Lo spiegano in un video gli studenti che, grazie alla scuola e su impulso del Pime (il pontificio istituto missioni estere con sede a Milano), hanno partecipato al progetto di educazione civica e cooperazione allo sviluppo ‘Agri-smart’.

“Abbiamo riflettuto sulle risorse che gestiamo con difficoltà o che abbiamo addirittura trascurato. Tra le materie che studiamo ce n’è una che si chiama ‘Valorizzazione’, cioè dare valore. Il confronto con le realtà di altri paesi ci ha fatto maturare il pensiero che trascurare una risorsa significa sprecare e lo spreco è un concetto opposto a quello della valorizzazione. Nel nostro caso lo spreco è molto grave perché noi siamo la parte del mondo che dovrebbe cambiare le proprie abitudini per renderle più sostenibili, evitando proprio gli sprechi”. Come spiega Ilaria Mantegazza che del Pime è la responsabile dell’ufficio educazione mondialità: “con Agri-smart in Italia noi vogliamo sensibilizzare i ragazzi italiani su tematiche di rilevanza globale come l’importanza di buone pratiche e tecniche agricole intelligenti, sostenibili e sane”, in una parola ‘smart’ (da qui il nome del progetto), in particolare “in un paese come il Mozambico, dove il Cosv invece porta avanti ‘Agrismart’ formando giovani aspiranti agricoltori, agronomi e altri specialisti per un’agricoltura, e quindi uno sviluppo, sempre più sostenibile e resiliente”.


Gli studenti del ‘Pareto’, perciò, hanno prima incontrato il Pime, sia in presenza sia in Dad, poi si sono messi all’opera. Il dialogo con i formatori ha costruito un ponte ideale col Mozambico.  È maturata così l’intenzione di valorizzare le proprie risorse riqualificando il laghetto ma anche la curiosità della classe 4H di sperimentare nuove tecniche agricole. Insieme al professore Peppuccio Nastasi, infatti, altri studenti hanno realizzato un orto sinergico nel parco della scuola. A prima vista è solo una grande aiuola a forma di ‘S’ che spunta dal terreno: sopra, rametti e foglie che impediscono la crescita di infestanti; sotto, materia organica utile alla fertilità del terreno stesso. Proprio qui, in questo scalino di terra, possono essere piantati semi che mettono radici e crescono in modo sinergico, cioè cooperando e facendosi ‘del bene’ naturalmente, senza alcun intervento dell’uomo, né mani né vanghe né tanto meno pesticidi. Un approccio del tutto naturale che si ritiene faccia bene alla terra e all’essere umano.

“Questo progetto– si legge sul sito del Pime- ha proprio il valore di mettere in sinergia vari enti. L’obiettivo è promuovere uno sviluppo resiliente e inclusivo in Mozambico, per la precisione nei distretti di Derre, Lugela, Namarrai e Gilé, nella regione della Zambezia, e quindi rafforzare la sicurezza alimentare degli abitanti, sviluppando una filiera agro-alimentare sostenibile che vada dalla strutturazione di una produzione agricola efficace alla costruzione delle infrastrutture per commercializzare i prodotti”. Il 31 marzo, annuncia infine Mantegazza, sarà online il “museo virtuale in cui tutte e 30 le classi delle diverse scuole che quest’anno hanno lavorato con noi potranno esibire i prodotti multimediali che hanno realizzato per documentare il loro impegno”.

‘Agri-smart’ è un progetto triennale sviluppato con il supporto dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, dalla ong Cosv insieme a Celim, il gruppo di azione per la mitigazione del cambiamento climatico CarbonSink, la cooperativa sociale Eliante, le Università di Urbino e Milano, il Pontificio istituto missioni estere (Pime), attraverso l’Ufficio Educazione Mondialità e il Dipartimento per la terra e l’ambiente della Zambezia, Mozambico. L’Ufficio educazione mondialità del Pime, in particolare, ha il compito di sensibilizzare gli studenti italiani sui temi ambientali della sostenibilità delle risorse e della sicurezza alimentare, promuovendo il progetto ‘Agri-smart’ nelle scuole dei comuni lombardi, nelle province di Varese (anno scolastico 2018/19), Lecco, Monza Brianza e Bergamo (anno scolastico 2019/20) e Milano (anno scolastico 2020/2021).

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it