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Venezia 80 con Allen, Coppola, Lanthimos e Mann

Alla Mostra del Cinema di Venezia tornano Bradley Cooper con 'Maestro' e Pietro Castellitto con 'Enea'

Pubblicato:25-07-2023 14:20
Ultimo aggiornamento:26-07-2023 10:00

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ROMA – Lo sciopero degli attori e delle attrici di Hollywood ha stravolto i programmi di molti eventi, tra anteprime e festival. Ma “non ha avuto un grande impatto sull’80esima Mostra del Cinema di Venezia“, ha detto il direttore Alberto Barbera alla conferenza stampa. La qualità del Concorso è alta con pellicole attesissime. A partire da ‘Maestro’ di e con Bradley Cooper (secondo film da regista dopo ‘A star is born’ con Lady Gaga). Il film – che vede nel cast anche Carey Mulligan – racconta la complessità di Leonard Bernstein attraverso il rapporto con la moglie amatissima e tormentata.

Sui grandi schermi delle sale del Lido c’è molta attesa anche per: ‘Priscilla’ di Sofia Coppola (co-prodotto con l’italiana The Apartment), che racconta la vera e tormentata storia della moglie di Elvis Presley; ‘Povere creature!’ di Yorgos Lanthimos, rielaborazione fantasiosa e sfarzosa sul tema gotico, con Emma Stone (che non parteciperà alla Mostra) “mai così scatenata come Frankenstein al femminile, spinta da una insaziabile voracità sessuale”, ha sottolineato il direttore, che ha aggiunto: “È una boccata d’aria rispetto al perbenismo del cinema contemporaneo”; ‘Ferrari’ di Michael Mann con Adam Driver e Penelope Cruz che si concentra sugli anni della crisi sia industriale che coniugali del protagonista; ‘The Killer’ di David Fincher (produzione Netflix), che non veniva a Venezia dai tempi di ‘Fight Club’, con protagonisti Michael Fassbender e Tilda Swinton.

In Concorso anche molti film italiani. Oltre il già annunciato film d’apertura ‘Comandante’, ‘Enea’ di Pietro Castellitto. Seconda opera del regista, che torna al Lido dopo il debutto con ‘I predatori’. “Un film produttivamente molto ambizioso in cui appaiono anche i suoi familiari (il papà Sergio e il fratello Cesare, ndr): una Grande bruttezza ammantata di cinismo e ipocrisia”, ha detto Barbera. Nel cast anche Giorgio Quarzo Guarascio (meglio noto nel mondo della musica come Tutti Fenomeni), Benedetta Porcaroli, Chiara Noschese, Giorgio Montanini, Adamo Dionisi e Matteo Branciamore. ‘Io capitano’ di Matteo Garrone, che rinuncia al barocchismo visivo dei suoi ultimi film per raccontare una odissea contemporanea dal Dakar all’Europa. 


‘Adagio’ di Stefano Sollima con Pierfrancesco Favino, Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Adriano Giannini e Francesco Di Leva. Ambientato in una Roma distopica circondata da incendi, ‘Adagio’ “è un film-cattedrale che celebra il funerale dei temi di ‘Romanzo criminale’ e ‘Suburra’ che hanno raccontato l’Italia attraverso il filtro del genere”, ha raccontato Barbera. ‘Finalmente l’alba’ di Saverio Costanzo, che ritorna al cinema dopo ‘L’amica geniale’. Al centro della storia la perdita dell’innocenza attraverso il fascino crudele di Cinecittà. ‘Lubo’ di Giorgio Diritti è un “film straordinario (che dura 3 ore) di un autore che di solito non mi convince, racconta di un gitano che negli Anni 30 fu perseguitato sia dai nazisti sia dagli svizzeri”.

In Concorso anche ‘El Conde’ di Pablo Larrain, che porta a Venezia 80 una “barocca rivisitazione del genere vampiresco con Pinochet che si risveglia dopo i funerali e continua a succhiare il sangue dei suoi cittadini, un duro attacco politico a un Paese che non ha mandato sotto processo il dittatore”, ha detto il direttore. E ancora, ‘Bastarden’ di Nikolaj Arcel con Mads Mikkelsen nel ruolo di un ufficiale di metà Settecento che decide di colonizzare una landa desolata, ‘Dogman’ di Luc Besson, ‘La bete’ di Bertrand Bonello con Léa Seydoux che ricorre all’intelligenza artificiale per far riscoprire le emozioni agli esseri umani (tema attualissimo, portato sotto i riflettori dallo sciopero ad Hollywood) e ‘Memory’ di Michel Franco con Peter Sarsgaard e Jessica Chastain. La storia del film è ‘top secret’, per volere del regista. Dal Concorso al Fuori Concorso.

Saranno presentati al Lido il documentario ‘Enzo Jannacci – Vengo anch’io’ di Giorgio Verdelli, ‘Coup de Chance’ di Woody Allen, ‘The Wonderful Story of Henry Sugar’ di Wes Anderson, ‘The Penitent’ di Luca Barbareschi e ‘L’ordine del tempo’, ultimo film di Liliana Cavani, che riceverà il Leone d’oro alla Carriera. Dopo ‘J’accuse’ torna a Venezia Roman Polanski con ‘The Palace’.

A chiudere la Mostra del Cinema è il già annunciato ‘La sociedad de la nieve’ di J.A. Bayona. Ultimo ma non ultimo ‘Felicità’, debutto alla regia di Micaela Ramazzotti. “Sono onorata e orgogliosa che proprio la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia sia la prima a voler bene a ‘Felicità’. Cosa di cui tutti noi abbiamo bisogno”, ha dichiarato Ramazzotti in una nota. In Concorso nella sezione Orizzonti Extra, il film vede nel cast – oltre Ramazzotti – Max Tortora, Anna Galiena, Matteo Olivetti e con la partecipazione di Sergio Rubini.

Il direttore Barbera non si è espresso su chi sbarcherà al Lido per accompagnare i film ma assicura che “il red carpet non sarà così sguarnito”. 

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