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A Imperia violenze nei confronti di persone con disabilità, indagati otto operatori sociosanitari

Gli ospiti di una nota struttura sociosanitaria si sono ritrovati vittime di spintonamenti, tirate di capelli, schiaffi e colpi sulla testa da parte di chi avrebbe dovuto, invece, occuparsi della loro cura

Pubblicato:25-03-2024 17:15
Ultimo aggiornamento:25-03-2024 17:15

polizia
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ROMA – L’accidentale caduta di un giovane ospite ha accesso i riflettori su una nota struttura sociosanitaria per persone con disabilità di Imperia facendo emergere “un teatro di gravi fatti di reato“, si legge in una nota della Polizia di Stato. Le persone con disabilità ricoverate nella struttura “si sono ritrovate a essere vittime di spintonamenti, tirate di capelli, schiaffi e colpi sulla testa, da parte di chi avrebbe dovuto, invece, occuparsi della loro cura”, continua la nota.
Otto gli operatori sanitari coinvolti nelle “condotte violente.

A svelare “i deplorevoli gesti violenti- si legge ancora nella nota- le telecamere di videosorveglianza installate all’interno della struttura che, attentamente visionate dagli operatori della Squadra Mobile di Imperia, hanno restituito diversi episodi di violenza, immediatamente segnalati all’Autorità Giudiziaria”.
I primi giorni di marzo pertanto, la Squadra Mobile ha notificato “agli operatori sociosanitari responsabili di gravi fatti di reato l’avviso della conclusione delle indagini preliminari e contestualmente redatto, nei loro confronti, verbale di elezione di domicilio, di nomina del difensore ed informativa sui diritti di difesa. L’accusa per gli indagati– conclude la nota- è di abuso dei mezzi di correzione e di disciplina, con le aggravanti dell’aver commesso il fatto in danno di persone con disabilità e ricoverate all’interno della struttura sociosanitaria”.

FISH: WELFARE PROTEZIONE NON PROTEGGE AFFATTO, CHIEDIAMO RADICALE RIFORMA SISTEMA

“È quasi paradossale- commenta il presidente della Fish (Federazione italiana per il superamento dell’handicap) Vincenzo Falabella– che la vicenda riguardi una ‘residenza protetta’, ma fa subito balzare agli occhi quanto la nostra Federazione afferma ormai da anni, ovvero che il cosiddetto ‘welfare di protezione’ delle persone con disabilità non protegge affatto, quando va bene, arrivando poi a queste aberrazioni di maltrattamenti e violenze nei casi peggiori, come questo della Liguria”.

“In primo luogo chiediamo a chi di competenza il pieno accertamento delle responsabilità– aggiunge Falabella- e una pena adeguata per coloro che si siano resi protagonisti di quei comportamenti. E tuttavia non possiamo riflettere sul fatto che questi casi, come testimoniato purtroppo dalle cronache nazionali e locali sin troppo frequentemente, continuano a ripetersi quasi immutati nel tempo, dal Sud al Nord del nostro Paese. Una volta di più, quindi, torniamo a chiedere una radicale riforma del sistema dei servizi riabilitativi, semiresidenziali e residenziali, che a tutt’oggi rappresentano ancora la risposta prevalente, anche in termini di impiego delle risorse, ai bisogni delle persone con disabilità con necessità di forti sostegni. Il tutto, però, nel quadro di una riforma complessiva che trasformi il cosiddetto ‘welfare di protezione’ in un welfare basato sui diritti umani, in parallelo alla definizione di una concreta strategia di deistituzionalizzazione delle persone con disabilità”.


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