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Dante, senatrice Garavini: “Da Frankfurte Rundschau masturbazione estremista”

La senatrice residente a Berlino, per tre volte la più votata nella circoscrizione Estero/Europa, commenta alla Dire l'attacco di un giornale tedesco a Dante Alighieri

Pubblicato:25-03-2021 18:44
Ultimo aggiornamento:25-03-2021 18:44

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ROMA – “Una masturbazione da intellettuale di sinistra estrema”. La senatrice Laura Garavini, di Italia Viva, non ha apprezzato l’articolo con cui il quotidiano tedesco Frankfurter Rundschau ha tentato di stroncare Dante Alighieri. Un’impresa a cui si è dedicato Arno Widmann, fondatore della testata di idee social-liberali e traduttore, che contesta a Dante di aver fatto nascere “la lingua dei suoi lettori e poi dell’Italia”.

Questa – sottolinea il Frankfurter – è la versione che veniva fornita agli scolari italiani di 60 anni fa ma Dante non ha inventato nulla. “Si può dire che ‘la prima poesia d’arte madrelingua italiana è stata scritta in provenzale’”, dice il giornale che biasima in particolare “il piacere di giudicare e condannare” che aveva l’autore fiorentino. “Si farebbe un’ingiustizia a Dante se si sottovalutasse la sua ambizione”, dice ancora Widmann.

“E’ una corbelleria intellettualoide. Un articolo molto provocatorio fine a se stesso, che palesa il desiderio di attirare l’attenzione. E’ del tutto fuori luogo, e per di più in occasione della giornata in cui l’Italia festeggia Dante. Mi sembra una forzatura, a mio parere molto infelice. Dante è un patrimonio universale”, taglia corto Garavini.


Nata a Vignola ma da anni residente a Berlino, la senatrice è risultata per tre volte la più votata nella circoscrizione Estero/Europa. Punto di riferimento per la comunità degli italiani in Germania, è stata responsabile di Patronato nella capitale tedesca. Protagonista della lotta al racket, dopo Duisburg insieme a diversi ristoratori berlinesi ha fondato l’associazione “Mafia? Nein danke!”.

Questa volta l’attacco all’Italia non viene da un giornale conservatore: “In realtà si tratta di un giornale che si presta spesso a interpretazioni abbastanza radicali, anche ideologiche. Non mi stupisce. Sono forme estremiste un po’ snob, un po’ radical chic”.

Si può dire che in Germania resista un pregiudizio anti-italiano? “Se parliamo del problema mafia- dice Garavini ricordando la famosa copertina di Die Spiegel- quella è una parentesi a sé. E deriva più dall’ignoranza, dalla mancanza di conoscenza. Ma a parte questo, i pregiudizi continuano a essere tanti da entrambe le parti, anche da parte italiana“.

Detto questo, “in Germania ci sono tantissimi amanti dell’italianità, tedeschi che hanno grande stima, amore e simpatia per il nostro Paese. Ma è inutile dire che rimangono sacche di pregiudizi ed anche per questo è importante continuare nel lavoro di sensibilizzazione che porti a galla la stima che c’e’ verso la nostra cultura”.

Nel caso dell’articolo su Dante, basta rispondere per le rime. “Ha fatto bene il ministro Franceschini: ‘Non ragioniam di lor, ma guarda e passa’“.

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