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“Dante arrivista e plagiatore”, Franceschini risponde: “Non ci curiam di loro…”

Duro attacco del Frankfurter Rundschau alla figura del Sommo poeta nel giorno delle celebrazioni del Dantedì

Pubblicato:25-03-2021 16:04
Ultimo aggiornamento:25-03-2021 16:04
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ROMA – “Non ragioniam di lor, ma guarda e passa”. A citare Dante è il ministro della Cultura, Dario Franceschini, che su Twitter risponde così a un articolo del Frankfurter Rundschau che critica la figura del Sommo poeta proprio nel giorno in cui l’Italia celebra il Dantedì.

Il direttore del Frankfurter Rundschau, Arno Widmann, ha infatti dedicato un lungo editoriale alla figura di Dante, attaccando le celebrazioni del Dantedì. Secondo Widmann “l’Italia ha poco da festeggiare”: il Sommo poeta non sarebbe altro che un “arrivista e plagiatore”, che ha “copiato” il proprio viaggio dall’Inferno al Paradiso da quello di Maometto, al solo scopo di “sostituirsi a Dio” per spedire amici e parenti in Inferno o in Paradiso a seconda del proprio gradimento. La Divina Commedia sarebbe dunque un plagio, come tutte le novità letterarie introdotte da Dante: tutte copiate da poeti arabi e provenzali, dicono i tedeschi.

Il Frankfurter Rundschau non risparmia neanche attacchi alla lingua di Dante: gli italiani lo considerano il padre della lingua italiana, scrive la testata tedesca, ma non sono in grado di leggere la Divina Commedia senza ricorrere a note e spiegazioni, perché quella usata da Dante è una lingua volgare del XIII secolo, oggi incomprensibile ai più.


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