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Tg Pediatria, edizione del 25 febbraio 2021

In questa edizione di parla di trasmissione verticale variante inglese, malattie rare, ritardi negli accessi dei bambini ai Pronto soccorso durante il lockdown, autismo

Pubblicato:25-02-2021 14:00
Ultimo aggiornamento:25-02-2021 14:04

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VARIANTE INGLESE IN CASI TRASMISSIONE VERTICALE, ESPNIC: “NO RISCHI”

Recentemente qui a Parigi abbiamo avuto dei casi di trasmissione verticale mamma-bambino dovuti alla variante inglese. Questi casi non hanno comportato alcun problema per il bambino, che è stato sostanzialmente o quasi asintomatico e ha eliminato il virus senza problemi nel 98-99% delle situazioni. Inoltre, non possiamo dire se effettivamente la variante inglese sia più trasmissibile verticalmente rispetto al ‘wild type’, ma anche se venisse trasmessa non creerebbe problemi più dell’altro ceppo”. A dirlo è Daniele De Luca, presidente Espnic e professore di Neonatologia dell’Università Paris Saclay, componente del comitato di esperti dell’Oms che ha recentemente pubblicato un documento in cui si chiariscono i criteri per dimostrare la trasmissione verticale.

MALATTIE RARE, ESPERTO: “SERVE SOSTEGNO A PAZIENTI E FAMIGLIE

“È fondamentale garantire un’adeguata assistenza domiciliare e un’opportuna riabilitazione ai pazienti affetti da malattie rare. Anche se viviamo tempi di forte crisi socio-economica e di carenza di risorse sanitarie, è indispensabile sostenere questi soggetti più deboli e le loro famiglie con misure adeguate e personalizzate come ad esempio fornendo loro farmaci orfani con costi elevati, che molto spesso sono di difficile reperimento”. A dirlo è Luigi Memo, consigliere nazionale Sip, in vista della Giornata Mondiale delle Malattie Rare che si celebra domenica 28 febbraio, un momento per sensibilizzare sul tema sia l’opinione pubblica sia i decisori politici.

IN AUMENTO DISTURBI ALIMENTAZIONE, SIP AVVIA STUDIO NAZIONALE

Stiamo vedendo in arrivo ai Pronto soccorso, spesso con necessità di ricovero nei reparti ospedalieri, ragazze anche giovanissime che esordiscono con un rifiuto dell’alimentazione, un peso corporeo in calo e con una percezione distorta del proprio corpo: si vedono sempre grasse nonostante siano magrissime”. Lo fa sapere Elena Bozzola, segretario nazionale Sip, che annuncia l’avvio di uno studio multicentrico della Sip sui disturbi neuropsicologici e psicologici nelle nuove generazioni, attraverso un’analisi dettagliata delle patologie che afferiscono ai Pronto soccorso e ai Dea e che necessitano poi di un ricovero ospedaliero.


TOSCANA, PER GASTROENTERITI E SEPSI ACCESSI TARDIVI AL PS IN LOCKDOWN

Maggiore rischio (+42%) di arrivi “tardivi” al Pronto soccorso nel 2020 rispetto al 2018 e al 2019 e, dal punto di vista delle patologie, un ritardo significativo negli accessi per gastroenterite, sepsi o sospetta sepsi, ferite e ustioni. Sono i risultati di un recente studio della Rete Pediatrica Toscana che ha analizzato, per la prima volta in modo ampio e strutturato, i ritardi negli accessi dei bambini ai Pronto soccorso verificatisi durante il lockdown. Franca Rusconi, responsabile dell’Unità di Epidemiologia del Meyer di Firenze, è tra i curatori dello studio.

AUTISMO, DA SIP-IDO SPORTELLO CONSULENZA E AMBULATORIO VISITE

“Tutte le evidenze scientifiche dimostrano che nei disturbi dello spettro autistico un intervento precoce consente prognosi diverse. L’obiettivo è sensibilizzare i pediatri a cogliere i segnali di rischio, non per una precocizzazione della diagnosi ma per una precocizzazione dell’intervento. Un intervento può essere fatto precocemente solo se vengono segnalati i possibili rischi”. A dirlo è Magda Di Renzo, responsabile del servizio Terapie IdO, che parla della doppia iniziativa Sip-IdO in aiuto dei pediatri: sportello consulenza e ambulatorio visite gratuite, lanciate al corso Sip sulla ‘Individuazione dei disturbi del neurosviluppo 0-3 anni’.

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