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Gaza, uccisi due palestinesi durante la tregua, spari su sfollati che volevano tornare a nord

Fonti alla Dire: "Volevamo sfruttare la tregua per tornare a casa". I testimoni accusano l'esercito israeliano

Pubblicato:24-11-2023 19:34
Ultimo aggiornamento:24-11-2023 19:57
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ROMA – “Oggi è in corso una tregua e non posso tornare a Gaza City. Stamattina ci hanno sparato, due persone sono morte”. Questo il messaggio che un operatore umanitario di Gaza ha fatto pervenire a Meri Calvelli, volontaria attualmente in Italia, e direttrice a Gaza del centro culturale italo-palestinese ‘Vik’.

La testimonianza sembra confermare le informazioni che da stamani circolano su diversi organi di stampa, secondo cui soldati delle forze israeliane avrebbero aperto il fuoco contro quei palestinesi che hanno pensato di sfruttare il cessate il fuoco temporaneo per tornare nelle loro case, verso il nord. Ieri, l’esercito israeliano aveva diffuso volantini in lingua araba in cui ordinava alla popolazione di Gaza di non tornare a nord della Striscia, o a est, nella zona di Khan Younis.

L’Emittente Al-Jazeera riferisce che due uomini hanno perso la vita, mentre undici persone hanno riportato ferite da arma da fuoco alle gambe. In un video, l’emittente del Qatar mostra un video in cui una folla di persone carica di bagagli, tra cui donne, anziani e bambini, fugge a piedi o su carretti trainati da animali, mentre si sente il fragore di ripetuti spari.

Da stamani è in vigore il primo di 4 giorni di tregua concordata tra Israele e Hamas grazie alla mediazione del Qatar, per favorire lo scambio di ostaggi israeliani e detenuti palestinesi, che prevede anche l’ingresso di aiuti umanitari per la popolazione piegata da quasi 50 giorni di blocco totale alle forniture di acqua, luce, telecomunicazioni, cibo e medicine.

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