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Tg Agricoltura, edizione del 24 ottobre 2020

A cura della redazione Ambiente

Pubblicato:24-10-2020 10:42
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:07

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– A ROMA ECCO IL CAFFÈ TOSTATO CON I RAGGI DEL SOLE

Il Caffè di prima qualità tostato dai raggi del sole. Tecnologia, praticità, bassi costi e impatto ambientale zero. Una miscela innovativa, primizia mondiale, che a Roma Luca Del Bufalo della Torrefazione delle Rose ha sperimentato e messo a regime nel giardino di casa a Valleranello. Il progetto ‘PuroSole’ nasce in Italia da una nuova idea di produzione basata su una tecnologia di torrefazione del caffè che utilizza la luce solare concentrata come primaria fonte di energia. L’impianto, contenuto, è composto da specchi rotanti che in base alla posizione del sole ruotano per far convergere i raggi solari verso un unico punto, lì dove sono i chicchi di caffè. Una torrefazione senza l’ombra di un cavo elettrico, che raccoglie circa 15 kw di energia e permette di tostare dai 5 ai 10 chili di caffè in appena un quarto d’ora. Orientati gli specchi, dopo poco inizia lo scoppiettìo, il profumo della tostatura riempie l’aria e i bianchi chicchi diventano lucidi e pronti per la macinatura. Cosa cambia rispetto ad una torrefazione tradizionale? Tutto è evidente: non ha bisogno di corrente, non sporca, non inquina, e il sapore del caffè è tostato dal dio sole in persona. Solo questo vale l’impresa. 

– L’ANNO DELLA CASTAGNA DI VALLERANO, ECCELLENZA DELLA TUSCIA

Si chiama ‘Fonte d’oro’ ed è la distesa di castagneti secolari a una decina di chilometri da Vallerano, il borgo della Tuscia dove poco più di 2mila abitanti custodiscono una tradizione millenaria di castanicoltura, sviluppata con più vigore a partire dal XVI secolo grazie all’impulso della famiglia Farnese, allora proprietaria del feudo. Culla della castagna Dop di Vallerano e del marrone fiorentino, è proprio qui che il ricco terreno vulcanico presenta orizzonti molto profondi e pieni di sostanza organica, un mix unico che conferisce ai frutti un’ottima qualità e rende gli alberi particolarmente produttivi. Il distretto viterbese, infatti, si attesta tra i primi tre centri castanicoli del Belpaese, rifornendo supermercati, industrie alimentari e dolciarie con i frutti di una raccolta che nelle settimane di ottobre è in pieno svolgimento. Importante fonte di reddito per la maggior parte delle famiglie valleranesi, c’è chi ha fatto del castagneto la sua prima attività. Come a ‘Fonte d’oro’ dove 360-400 piante in un appezzamento di 6 ettari, nelle annate migliori, arrivano a fruttare circa 200 quintali per un totale di 50mila euro di ricavato dalla vendita. Castagne e marroni che quest’anno, causa Covid, non potranno riempire le strade del borgo nella tradizionale sagra d’ottobre. 


– STORIA E MERAVIGLIA DELL’AGLIO ROSSO LAZIALE IN UN DOCUMENTARIO

L’aglio rosso, particolarmente rinomato per le sue proprietà officinali e per le caratteristiche organolettiche, nel Lazio vanta una storia lunghissima che risale all’antichità e si lega alla cultura di due piccole comunità locali: Proceno in provincia di Viterbo e Castelliri in provincia di Frosinone. Un documentario breve, pubblicato sul sito di Arsial, racconta le tradizioni ad esso legate e l’evoluzione dei metodi di produzione attraverso le voci di chi lo coltiva. Le telecamere seguono la crescita e la lavorazione di questa pianta bulbosa nelle due aree del territorio ‘madri’ delle omonime varietà inserite tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) e nel Registro Volontario Regionale delle risorse genetiche autoctone a rischio di erosione. Il film, disponibile anche su Youtube, è parte di una strategia di valorizzazione delle varietà autoctone di aglio rosso laziale che include anche incontri tecnici tra agricoltori e ricercatori volti alla diffusione di conoscenze. 

– ‘BONUS KM 0’, 10 MLN A RISTORATORI PER ACQUISTO PRODOTTI LAZIO

Un contributo del 30% in forma di voucher, da un minimo di 500 a un massimo di 5mila euro, sull’acquisto di prodotti rigorosamente made in Lazio (Do, Ig e Pat) – come vini, oli, formaggi e salumi- per ristoranti, agriturismi e aziende di catering del territorio. E’ il ‘Bonus Lazio Km 0′ presentato dal governatore Nicola Zingaretti assieme agli assessori all’Agricoltura Enrica Onorati e allo Sviluppo economico Paolo Orneli, che la Regione finanzia con 10 milioni di euro a fondo perduto provenienti da fondi europei. “Un intervento- ha dichiarato Onorati- accelerato dal lockdown ma che era gia’ nelle nostre corde istituzionali e nei nostri obiettivi come linea di unione tra due mondi che, mai come ora, e’ necessario che parlino una lingua comune, condividendo un territorio comune che va salvaguardato e tutelato”. Il bando a sostegno della rete HO.RE.CA è stato pubblicato ed è attivo dal 20 ottobre.

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