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Iss: “Siamo ricchezza paese da 260 milioni di euro”

SAN MARINO - L'Istituto per la sicurezza sociale nel

Pubblicato:24-10-2016 17:25
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:12

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infermieri_sanitaSAN MARINO – L’Istituto per la sicurezza sociale nel 2015 ha prodotto ricchezza, per poi distribuirla sul territorio, per un valore di 49 milioni di euro, “a fronte di maggiori erogazioni sanitarie e sociali”. Se poi a questo dato si aggiungono i 10 milioni di spesa per i fornitori sammarinesi, oltre ai contributi statali e alle pensioni, si arriva ad una ricchezza totale, generata dall’Iss lo scorso anno, di ben 260 milioni di euro. Un dato che attesta come l’istituto “contribuisca al sostegno della collettività sammarinese in modo importante”. Bianca Caruso, direttore generale, insieme agli altri membri del Comitato esecutivo, Dario Manzaroli e Filippo Francini, e al segretario di Stato per la Sanità, Francesco Mussoni, presentano oggi dall’ospedale di Stato il primo bilancio sociale dell’Iss: 136 pagine in cui si riporta l’intera attività svolta dall’istituto di Cailungo nel corso del 2015. Il Bilancio sociale è di fatto anche un biglietto da visita per le istituzioni d’oltre confine, spiega Caruso, “uno degli strumenti principali utilizzati fuori da San Marino da ormai un decennio- chiarisce- e che fornisce un rendiconto oggettivo di cosa fa l’Iss”. Ma è soprattutto un testo per i sammarinesi: “Il suo invio alla popolazione è obbligatorio- prosegue infatti il Dg- visto che i cittadini sono i principali portatori di interesse rispetto la distribuzione delle risorse collettive”. Ma il bilancio sociale può rappresentare anche una vera e propria pagella per i dirigenti dell’Istituto, perché i numeri riportati non nascondono nulla: “Per la prima volta- sottolinea infatti il Segretario Mussoni- c’è una misurazione, non ho visto altrove nell’amministrazione un dato così chiaro, una valutazione senza paure del proprio prodotto in modo così dettagliato”.

mussoni_smL’auspicio di Mussoni è che il lavoro prosegua e si possa produrre ogni nuovo anno un bilancio sociale. In particolare, il segretario invita alla sua lettura i “gufi”, ovvero “chi non perde occasione per denigrare il lavoro o la politica generale che ha supportato questa impostazione”. Perché dai dati del bilancio sociale emerge che “abbiamo lavorato di più, con meno risorse“. “Non mandiamo nelle case numeri per fare campagna elettorale di qualcuno- puntualizza anche il direttore sanitario Iss, Manzaroli, replicando a critiche lanciate di recente proprio sulla diffusione del documento. “Vogliamo dare ai cittadini strumenti per capire di cosa stiamo parlando- prosegue- di una realtà che è riuscita a mantenere un livello buono di assistenza e cura”. Il bilancio sociale è “un dovere per l’istituto- ribadisce poi Francini- visto che si trova ad utilizzare risorse della collettività”. In particolare, rispetto alla dimensione economica dell’Iss, dal documento risulta che la spesa sanitaria pro capite a San Marino si attesta a 2.270 euro, il 5,5% del Pil, contro l’analogo dato che in Italia si ferma a 1.867 euro. Il valore aggiunto, ovvero la ricchezza prodotta dall’Istituto nel 2015, risulta di 49,7 mln di euro, a fronte di 48,9 mln dell’anno precedente. Somma che viene distribuita su dipendenti, Stato e Pa. “Se a queste si aggiungono le forniture locali, per oltre 9 mln di euro- precisa infine il Dg- diventano 59 milioni di euro, se sommiamo inoltre le prestazioni economiche delle pensioni si stima una ricchezza totale generata dall’Iss sul territorio di 260 milioni di euro”.


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