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Trieste, l’archistar Fuksas dice sì all’ovovia del Porto Vecchio 

"Quello che pensa il sindaco in fin dei conti è ricollegare, ricucire due parti della città", spiega Fuksas

Pubblicato:24-03-2022 15:15
Ultimo aggiornamento:24-03-2022 15:15

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TRIESTE – Entusiasmo per poter creare a Trieste, seguito subito dopo da una presa di coscienza dell’identità multipla della città che richiede interventi da “agopuntura”, piccoli e delicati. Così l’architetto Massimiliano Fuksas risponde ‘sì’ al sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, che gli ha offerto di realizzare le stazioni della futura cabinovia città-Carso all’interno del progetto di recupero urbano del Porto Vecchio.

“Quello che pensa il sindaco in fin dei conti è ricollegare, ricucire due parti della città. Il sistema migliore è quello più leggero, meno invasivo possibile, che è il sistema dei collegamenti aerei”, spiega Fuksas, accolto da Dipiazza nel Salotto Azzurro del municipio. E aggiunge: “Questo fa parte di un progetto molto più ambizioso e ampio che l’amministrazione ha, quello del Porto Vecchio che è qualche cosa intorno alla quale le migliori intelligenze di Trieste e forse dell’Italia stanno ragionando da anni e anni”.

Avere portato Massimiliano Fuksas a Trieste è già un primo traguardo importante per il sindaco. “Abbiamo Kipar, Consuegra e Fuksas, non male per il nostro porto”, osserva Dipiazza, evidenziando che per quantità di investimenti proprio questo è il momento unico nella storia per la città. Il riferimento è all’investimento da 500 milioni della British American Tobacco, 270 milioni da Arvedi e altri 96 dal Pnrr per laminatoio e logistica nell’area ex Ferriera, 416 milioni per il Porto Nuovo e poi il Porto Vecchio dove si inserisce la cabinovia.


Il futuro della città e molto legato al Porto Vecchio, per cui abbiamo il top in questo momento- aggiunge Dipiazza-. Sono già partiti i cantieri, e adesso con Fuksas chiuderemo un’altra cosa importante, la cabinovia, che è veramente una grande opportunità per la città. E che molti non hanno ancora capito, ma lui glielo farà capire”, conclude il sindaco.

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