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Più di 50 radio ma ‘solo’ 29 giornalisti. Giani: Ci vuole Jobs act

FIRENZE - Sono oltre 50 le emittenti radiofoniche in Toscana, ma sono soltanto 29 i giornalisti regolarmente assunti.

Pubblicato:24-02-2016 16:08
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:02

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FIRENZE – Sono oltre 50 le emittenti radiofoniche in Toscana, ma sono soltanto 29 i giornalisti regolarmente assunti. E c’è il caso limite di una stazione che accede ai contributi assegnati dalle leggi nazionali pur non avendo nessun tempo indeterminato, ma vantando ben 29 part-time. È questo il quadro che emerge delle radio a livello regionale dall’indagine voluta da Assostampa Toscana (Ast) e realizzata dalle giornaliste Isabella Mancini e Elena Guidieri con il supporto del Corecom. Quello che emerge dal rapporto è in alcuni casi l’assenza di un giornalista che possa coordinare una redazione. “Una situazione assolutamente deficitaria- sottolinea Assostampa-. Non vogliamo criminalizzare nessuno, né mettere qualcuno in difficoltà. Chiediamo solo, dove la regolarità non sia rispettata, di avviare un percorso, perché ci sia ottemperanza a tutte le norme. Ci sono contesti di radio e tv a diffusione nazionale nei quali non c’è neppure una persona assunta. Il nostro non vuole essere un atto d’accusa, ma una sollecitazione a tornare nell’alveo della legalità, anche nell’interesse di chi ascolta la radio, che deve sapere che all’interno ci sono dei professionisti che lavorano con la serenità di un contratto e di contributi pagati”.

radioIl presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, intervenendo nella conferenza stampa di illustrazione dei dati ha auspicato che anche in questo settore ci possa essere un beneficio dalla riforma del mercato del lavoro. “Un numero assai basso di giornalisti, 29, impone anche qui una politica da Jobs act, perché è facilmente ipotizzabile che sul resto ci si muova sul terreno delle collaborazioni occasionali. Contemporaneamente è interessante analizzare questo fenomeno delle radio, che costituiscono una delle forme di informazione più efficaci nella realtà di oggi“. Per questo, Giani ha suggerito un nuovo approccio a partire dalle istituzioni. “Come lavoriamo con le televisioni- ha chiarito- e con forme di social network, va sicuramente incrementato il livello della comunicazione delle attività che vengono svolte dai nostri organi attraverso le radio”. Sempre sul piano dei numeri delle assunzioni, i 29 dipendenti nelle radio regionali con un regolare contratto sono così distribuiti a livello territoriale: 0 ad Arezzo, 13 a Firenze, 1 a Livorno, 2 a Lucca, 2 a Massa Carrara, 5 a Pisa, 0 a Pistoia, 1 a Prato, 5 a Siena.


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