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JR alla Festa del Cinema di Roma per il doc girato nel carcere di ‘Tehachapi’

L'artista francese: "L'arte può cambiare la prospettiva che abbiamo sul mondo"

Pubblicato:23-10-2023 19:50
Ultimo aggiornamento:26-10-2023 20:43

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(Photo credits: Emanuele Manco)

ROMA – “L’arte può cambiare la prospettiva che abbiamo sul mondo. E se lo fai, puoi davvero cambiare il mondo. Sembra impossibile, ma in realtà è fattibile. Basta cambiare il modo in cui le persone guardano il mondo e molte cose cambieranno”. Così JR alla Festa del Cinema di Roma per presentare il documentario ‘Tehachapi’. Si racconta del carcere di massima sicurezza in California, in cui lo street artist francese per tre anni ha sviluppato un programma di fotografia coinvolgendo i detenuti ma anche familiari, secondini e persone sopravvissute a crimini. “L’arte ha il potere di riconnettere le persone. I detenuti e le guardie hanno parlato tra di loro, hanno camminato insieme. Mentre lo fanno- ha proseguito JR- non se ne rendono conto, ma si riconnettono naturalmente e improvvisamente si guardano l’un l’altro come esseri umani. E questo ha un grande impatto”. La sua arte, celebre per i ritratti fotografici di enormi dimensioni, trova qui nuove declinazioni: rappresentazione di gente comune; riqualificazione di non-luoghi; riabilitazione di persone che imparano a vedere in modo diverso se stessi, le mura della prigione e lo spazio vuoto del deserto circostante. Per chiedersi se l’arte può davvero cambiare il mondo e come possono cambiare le persone. “Roma è una delle mie città preferite. Ogni volta che ho una scusa vengo nella città eterna, dove ho realizzato alcune opere d’arte e continuerò a farlo”, ha concluso JR, che è stato fino al 21 ottobre in mostra con ‘Ferita’ a Galleria Continua, all’Hotel The St. Regis di Roma.


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