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Tg Politico Parlamentare, edizione del 22 dicembre 2023

In questa edizione: ok del Senato alla Manovra; bufera su Giorgetti per il Mes; sciopero del commercio; indagine della Procura su Chiara Ferragni

Pubblicato:22-12-2023 17:31
Ultimo aggiornamento:22-12-2023 17:31
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IL SENATO APPROVA LA MANOVRA, DOPO NATALE L’OK DEFINITIVO

Via libera dell’aula del Senato alla manovra. Il provvedimento passa alla Camera e da calendario sarà approvato il 29 dicembre, dopo Natale. Durissimo Matteo Renzi che definisce la legge di bilancio “falsa, sbagliata, sovranista”. Secondo il leader di Italia viva, il governo sarà costretto a varare una manovra correttiva da 18 miliardi. Si dice invece “molto soddisfatto”, a nome della Lega, Matteo Salvini. La manovra concentra la maggior parte delle risorse sul taglio del cuneo fiscale per i redditi medio bassi. In Senato è stato accolto un pacchetto di misure che salva le pensioni di vecchiaia del personale sanitario. Resta invece il taglio dell’assegno per medici e infermieri che lasciano il lavoro prima dei 67 anni. Nessuna proroga al Superbonus per i condomini, ma potrebbe arrivare un decreto ad hoc.


BUFERA SULLE PAROLE DI GIORGETTI: IL MES? L’AVREI APPROVATO


Il Mes? “Da ministro l’avrei approvato, ma non era aria”. All’indomani della bocciatura del Parlamento sulla ratifica del fondo salva stati, Giancarlo Giorgetti ammette che la riforma del Mes andava approvata ma non c’erano le condizioni politiche. In ogni caso, precisa il ministro, “nessuno strappo con l’Europa, il Mes può essere migliorato”. Le parole del titolare dell’Economia fanno esplodere la polemica tra le opposizioni. Il segretario di Più Europa, Riccardo Magi, chiede che Giorgetti si dimetta se le sue opinioni nel governo “non contano”. Secondo Più Europa, il ministro ha rivelato che ratificare il Mes “era nell’interesse dell’Italia” ma che la ratifica non è avvenuta “per ragioni di ideologia anti-europea”. Secondo l’ex premier ed ex commissario Ue, Romano Prodi, “è stata una scelta folle che isolerà il nostro Paese in un momento difficile”.


“STOP ALLO SHOPPING”, IL COMMERCIO IN SCIOPERO


Nel pieno dello shopping natalizio lavoratrici e lavoratori del commercio e del turismo si fermano per lo sciopero nazionale indetto per il rinnovo del contratto. Deciso dalle sigle di settore di Cgil, Cisl e Uil, lo stop riguarda oltre 5 milioni di addetti. I sindacati denunciano “lo stallo delle trattative” con “salari al palo da anni”, mentre le aziende “registrano un aumento dei fatturati”. Il leader della Cisl, Luigi Sbarra, parla di “causa giusta” e ricorda che il contratto è scaduto da 4 anni. I lavoratori sono scesi in piazza a Milano, Roma e Napoli. Per il segretario della Cgil, Maurizio Landini, “la giornata di oggi non rappresenta solo la lotta dei lavoratori del commercio e del turismo, ma c’è un’emergenza salariale che riguarda tutto il Paese”. Sul tema del rinnovo dei contratti nazionali la Cgil pensa già alla mobilitazione.



CASO FERRAGNI, PROCURA MILANO INDAGA SULLE UOVA DI PASQUA


Il lavoro di chi usa i social va regolamentato. Dopo le polemiche sul pandoro-gate, con la multa milionaria dell’Antitrust a Chiara Ferragni, Assocomunicatori invita “a una profonda riflessione etica sulla responsabilità degli influencer nei confronti del pubblico”. Domenico Colotta, presidente dell’Associazione, spiega che “non è più rinviabile una regolamentazione giuridica” sia per “tutelare i professionisti” sia per “garantire trasparenza ai consumatori”. Secondo Assoconsumatori, l’attuale far west normativo crea modelli sbagliati per le giovani generazioni. Intanto la Procura di Milano ha avviato accertamenti anche sulle sponsorizzazioni a fini benefici delle uova di Pasqua griffate Ferragni. La Guardia di finanza è stata incaricata delle indagini.

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