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Viaggio della memoria: oltre duecento studenti romani ad Auschwitz con i sopravvissuti

I ragazzi sono partiti stamattina all'alba dall'aeroporto di Fiumicino con due voli messi a disposizione da Ita Airways

Pubblicato:22-10-2023 17:02
Ultimo aggiornamento:23-10-2023 19:01
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ROMA – Il grande applauso ai testimoni sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti Sami Modiano e Tatiana Bucci, tributato dagli oltre 200 ragazzi di otto scuole romane all’interno della Sinagoga Tempel nel quartiere ebraico Kazimierz di Cracovia, è stato il simbolico avvio del Viaggio della Memoria ad Auschwitz-Birkenau, il primo nel post-Covid, organizzato da Roma Capitale e dalla Città metropolitana con la collaborazione della Fondazione Museo della Shoah e della Comunità Ebraica di Roma. Una spedizione che cade in una data particolarmente significativa per la Capitale, che ha appena ricordato l’ottantesimo anniversario del rastrellamento e della deportazione degli ebrei romani, il 16 ottobre 1943.

Gli studenti, provenienti dagli istituti superiori della Capitale e provincia, sono partiti stamattina all’alba dall’aeroporto di Fiumicino con due voli messi a disposizione da Ita Airways insieme a una folta delegazione istituzionale composta dagli assessori capitolini Miguel Gotor, Claudia Pratelli e Barbara Funari, dal vicesindaco della Città metropolitana di Roma, Pierluigi Sanna e dai consiglieri comunali Ferdinando Bonessio, Yuri Trombetti, Carla Fermariello, Claudia Pappatà, Giorgio Trabucco, Federico Rocca e Valerio Casini. Domani, in occasione della visita ai lager, sarà con loro anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

Oggi, come detto, la prima tappa del viaggio per preparare i ragazzi all’impegnativa giornata di domani nella fabbrica degli orrori di Auschwitz-Birkenau, con i saluti istituzionali nella Sinagoga di Cracovia alla presenza tra gli altri dell’ambasciatore italiano in Polonia, Luca Franchetti Pardo, della vicepresidente della Comunità ebraica di Roma, Antonella Di Castro, del presidente della Fondazione Museo della Shoah di Roma, Mario Venezia e dello storico Marcello Pezzetti. A seguire, gli studenti visiteranno l’ex ghetto ebraico Podgórze, voluto e realizzato dal regime nazista nella Capitale polacca nel 1941. Domani, poi, le classi toccheranno con mano la brutalità della ‘soluzione finale’ nazista, visitando il campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau e ascoltando le parole di chi ha vissuto gli orrori della Shoah e dei familiari dei sopravvissuti, a partire dai testimoni Sami Modiano e Tatiana Bucci che guideranno i ragazzi fino al ritorno a casa di martedì.


GOTOR IN VIAGGIO AD AUSCHWITZ CON STUDENTI ROMA: CONOSCENZA MIGLIOR ANTICORPO

“Domani alla ‘judenrampe’ (il binario morto del lager di Birkenau dove arrivavano i treni con a bordo prigionieri e deportati, ndr) ricorderemo il 23 ottobre 1943, quando arrivarono i primi romani ad Auschwitz su un treno partito da Tiburtina con 1.022 persone a bordo e che non sapevano la loro destinazione. Dopo 5 giorni senza cibo né acqua la maggior parte di loro finì subito nella camera a gas e i loro corpi bruciati nei forni. Solo pochissimi furono selezionati per i lavori. Dopo l’infamia delle leggi razziste del ’38 anche gli italiani seguirono il destino degli altri ebrei europei”. Lo ha detto l’assessore alla Cultura e delegato alla Memoria di Roma Capitale, Miguel Gotor, parlando all’interno Sinagoga Tempel di Cracovia agli oltre 200 studenti delle scuole superiori di Roma e provincia partite per il Viaggio della Memoria 2023 ad Auschwitz-Birkenau, organizzato da Roma Capitale e dalla Città metropolitana capitolina, con la collaborazione della Fondazione Museo della Shoah e della Comunità ebraica di Roma.
“Auschwitz è il simbolo del male assoluto, tra straordinaria efficienza burorcratica e volontà di sterminio dell’umano. Ma oltre a essere la metafora del male- ha sottolineato Gotor- è un luogo che esiste realmente. Domani lo vedremo, un immenso cimitero senza tombe. Dobbiamo ascoltare, conoscere e ricordare: sono strumenti da usare come anticorpi contro l’intolleranza, la xenofobia e l’antisemitismo perché quanto accaduto non accada mai più. Come scrive Primo Levi, “fa’ che il tuo viaggio non sia inutile”, ha concluso l’assessore.

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