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Meloni: “Accogliere ma senza negare la propria identità religiosa”

Le parole della premier per la presentazione della XVI edizione del Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo della Fondazione pontificia 'Aiuto alla Chiesa che Soffre'

Pubblicato:22-06-2023 11:56
Ultimo aggiornamento:22-06-2023 15:26

giorgia meloni
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ROMA – “La libertà religiosa è un diritto naturale e precede ogni formulazione giuridica perché è scritto nel cuore dell’uomo, è un diritto proclamato dalla Dichiarazione universale dei diritti umani ma purtroppo viene ancora oggi calpestato in troppe nazioni del mondo e troppo spesso nella quasi totale indifferenza. Così tantissimi uomini, donne e bambini non solo devono subire il dolore di vedersi negare il diritto di professare la propria fede ma anche l’umiliazione dell’oblio. Questo è doppiamente inaccettabile perché tacere sulla negazione della libertà religiosa equivale ad esserne complici”, dichiara la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un videomessaggio per la presentazione della XVI edizione del Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo della Fondazione pontificia ‘Aiuto alla Chiesa che Soffre’.

“Papa Francesco ci ha ammonito dal pericolo di una persecuzione educata travestita di cultura, modernità e progresso, che in nome di un malinteso concetto di inclusione limita la possibilità dei credenti di esprimere le proprie convinzioni nell’ambito della vita sociale”, spiega la premier.
“È un’analisi che condivido, perché è profondamente sbagliato pensare che per accogliere l’altro si debba negare la propria identità, compresa l’identità religiosa. Solo se sei consapevole di ciò che sei puoi dialogare con l’altro, puoi rispettarlo, conoscerlo in profondità, trarre da quel dialogo un arricchimento”, dice Meloni.

MELONI: ITALIA DARÀ ESEMPIO SU IMPEGNO PER LIBERTÀ RELIGIOSA

“La libertà religiosa è un bene essenziale, che appartiene al nucleo essenziale dei diritti dell’uomo, a quei diritti universali e naturali che la legge umana non può mai negare e che richiede il massimo impegno da parte di tutti, nessuno escluso. L’Italia può e deve dare l’esempio a livello europeo e a livello internazionale: questa è una delle nostre tante missioni”, conclude.


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