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Dagli scacchi a ‘Furiosa’, Anya Taylor-Joy ancora ‘regina’ femminista. Chris Hemsworth, da fan a protagonista della saga ‘Mad Max’

Abbiamo incontrato i protagonisti a Londra, in occasione della premiere del film di George Miller. Le interviste

Pubblicato:22-05-2024 12:19
Ultimo aggiornamento:22-05-2024 23:17

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LONDRA – A quasi 10 anni da ‘Mad Max: Fury Road’, George Miller e il suo mondo distopico tornano sul grande schermo con ‘Furiosa: A Mad Max Saga’ (dal 23 maggio al cinema con Warner Bros. Pictures) per raccontare le origini di Furiosa, l’iconico personaggio interpretato da Charlize Theron che ha lasciato il testimone ad Anya Taylor-Joy.

FURIOSA: A MAD MAX SAGA, L’INTERVISTA AD ANYA TAYLOR-JOY E CHRIS HEMSWORTH

La Dire è volata a Londra – per la prima volta – per incontrare il cast nella tappa europea del tour di promozione di ‘Furiosa: A Mad Max Saga’.

Dopo ‘La regina degli scacchi’, la giovane attrice torna nei panni di un’eroina femminista tra scene d’azione e solitudine. “Furiosa è resiliente e non subisce questo mondo dominato da uomini violenti, anzi riesce a trovare la propria strada“, ha detto Taylor-Joy all’agenzia Dire. Per l’interprete prendere parte a questo progetto “è stata un bella sfida per il corpo perché non ho mai avuto l’opportunità di fare così tante acrobazie ed ho amato la nostra squadra di stunt, è stato bello lavorare ogni singolo giorno con loro. Vengo da una formazione di danza classica e quindi trovo molto elettrizzante la precisione che c’è per la realizzazione delle scene d’azione“. Dal punto di vista emotivo, invece, “è stata dura perché ho vissuto mesi di solitudine perché Furiosa è un personaggio solitario e di poche parole. Ma quando ho accettato questo ruolo sapevo che avrei vissuto un’esperienza isolata e sono grata di averla vissuta“.


Co-protagonista è Chris Hemsworth – “fan della saga da sempre”, come ci ha raccontato – nel nostro immaginario nei panni del supereroe Thor. Qui cambia veste, si trasforma e si imbruttisce (così ha raccontato l’attore in altre occasione, anche se impossibile) per interpretare il villain Dementus, il ‘signore della guerra’ alla guida di una grande Orda di Motociclisti che strappa la giovane Furiosa dal Luogo Verde delle Molte Madri. Furiosa deve sopravvivere a molte prove e mettere insieme i mezzi per trovare la strada di casa. “Mi piace la riflessione che si fa degli esseri umani in questo film, un ritratto di come le persone rispondono in modo diverso alle avversità e alle sfide. Vediamo Dementus, che è pieno di ego, rabbia e furia: una vittima e il risultato di quella terra desolata, ma questo non giustifica le sue azioni. Poi c’è Furiosa, che ha attraversato un grande dolore e tanta sofferenza ma ha scelto di agire con nobiltà e onore”, ha raccontato Hemsworth durante l’intervista.  “Mi piace il messaggio che alla fine sono le nostre decisioni a definirci, non le circostanze, e che abbiamo un potere su questo”, ha sottolineato l’attore australiano. L’interprete ha “amato fin da subito ciò che aveva da offrirmi Dementus. Mi piaceva il fatto che mi costringesse a pormi domande che non mi ero mai posto prima e ad andare in posti in cui non ero mai stato”.

Femminismo, tossicità maschile e rabbia che si fonde con la vendetta. Per gli attori “questo film ha dice qualcosa di molto interessante sulla vendetta. Alla società piace molto, abbiamo un’ossessione per la storie di vendetta. È un qualcosa di allettante e interessante. Io penso che, alla fine, la vendetta non ti porti a nulla. È come quella famosa legge ‘occhio per occhio dente per dente. Non ti dà quello che vuoi, soprattutto in un mondo violento come quello che vediamo in questo film. È molto bello trasmettere questo messaggio attraverso il film”. 

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