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Scuola Milano, occupato il liceo Volta: “Ripensare valutazioni e lezioni”

Dal liceo Volta parlano di un "gesto politico forte" per "inserirsi in un panorama nazionale di riflessione e attivismo legato alla necessità impellente di ripensare l'istruzione italiana"

Pubblicato:22-02-2022 12:34
Ultimo aggiornamento:22-02-2022 12:34
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Di Nicolò Rubeis

MILANO – Occupato il liceo Volta di Milano. Stamattina, prima dell’orario di ingresso canonico, un gruppo di circa 200 ragazzi ha preso possesso dell’edificio dando inizio “a un’assemblea plenaria aperta e libera“, che accoglierà successivamente la restante componente studentesca. Dal liceo Volta parlano di un “gesto politico forte”, attraverso il quale vogliono esprimere “la volontà di inserirsi in un panorama nazionale di riflessione e attivismo legato alla necessità impellente di ripensare l’istruzione italiana”.

Gli studenti vorrebbero “modificare il modo di valutare”, sintomo, secondo loro, “di una cultura troppo spesso oppressiva che dà troppo peso alla prestazione”. E ritengono “necessario un ripensamento del modo di fare lezione”. Il liceo, inoltre, si schiera contro l’idea di “scuola-azienda e l’attuale gestione del Pcto”. Infatti “dopo le recenti morti di Lorenzo Parelli e Giuseppe Lenoci, è indispensabile ripensare l’utilità e la gestione dei percorsi di alternanza“.


Gli studenti si concentrano anche sull’edilizia scolastica, “in una scuola come il Volta- commentano- che cade a pezzi internamente e presenta severi problemi nelle dimensioni delle aule, in gran parte classi pollaio”. Inoltre, studenti e studentesse “rivendicano una migliore gestione della pandemia da parte dell’istituto, specialmente in questa fase di riapertura- osservano- dove si sono trovate sacrificate per le restrizioni solo le attività pomeridiane interne e i luoghi di socialità piú importanti come il cortile scolastico”.

Davanti a tutte queste rivendicazioni “il governo e le istituzioni ignorano la volontà studentesca di cambiamento e la necessità di un dialogo generazionale- osservano- non concedono spazi di apertura e di discussione reale, ma continuano a prendere decisioni non condivise da chi la scuola la vive quotidianamente. É il caso, ad esempio, dell’esame di maturità– vanno avanti- calato dall’alto da un ministro che non ha voluto instaurare un dialogo paritario con la componente studentesca di cui si fa voce”.

L’occupazione del Volta “sarà occasione per portare a scuola tematiche politiche e sociali come la gestione dei senzatetto a Milano- concludono- le rivendicazioni della comunità LGBTQ+, la storia più recente del nostro Paese e le forme di mutualismo e di tutela delle minoranze”. Tematiche che saranno raccontate a scuola da associazioni e realtà cittadine che se ne occupano da anni.

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