ROMA – “Alle cose si può sopperire con il tempo. Le crisi economiche molte volte possono aiutarci a ripensare i nostri modi di vivere”. Lo dice Bruno Tagliacozzi, analista junghiano e psicoterapeuta che lavora dal 1990 all’Istituto di Ortofonologia (IdO) nel counseling genitoriale.
“I bambini di oggi sono sempre più disincantati- ammette lo psicoterapeuta- perché internet e i videogame hanno colpito l’immaginario collettivo. Stanno distruggendo le fantasie legate all’arrivo di Babbo Natale, poiché la Rete svela tutto. Inoltre, già a 7 anni vanno su internet- continua Tagliacozzi- per cercare la voce ‘Babbo Natale’ e scoprire che c’è qualcosa che non quadra”.
In questo contesto “i genitori non aiutano. La maggior parte dei regali richiesti alle mamme e ai papà riguardano, infatti, la strumentazione informatica, dai telefonini ai tablet. E i genitori a volte sono molto contenti, addirittura orgogliosi di avere dei figli che chiedono il tablet, pensando che in futuro potranno diventare dei geni dell’informatica”.
“Dipende dalle fasce di età e dall’ambiente di frequentazione. Molte volte il genitore si trova di fronte al problema ‘in classe ce l’hanno tutti’. Come negare a un figlio ciò che hanno tutti gli altri? Di sicuro il regalo più grande è il tempo dedicato per stare insieme, il tempo dell’affettività. È più importante il fare insieme che il fare cose fuori. È più importante il costruire esperienze dentro, condividere il tempo della festa, la preparazione, la decorazione dell’albero, il cucinare alcuni cibi e, infine, giocare ai giochi da tavola. Di certo non è un buon regalo il guardare l’altro giocare alla playstation o da solo- conclude- cosa che purtroppo è diventata un’altra perversione moderna”.
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