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NAPOLI – Quattro concorrenti provenienti da tutta Italia per quattro squadre. Ingredienti segreti per 150 persone. Mezz’ora per elaborare la ricetta di un piatto unico, completo e salutare, con variante vegetariane, senza glutine e per intolleranti. Tre ore per realizzarlo e poi servirlo al pubblico di Gustus. È questo l’Emergency Food Contest, ospitato dal salone del food nella Mostra d’Oltremare di Napoli, una challenge organizzata dal Dipartimento Solidarietà Emergenza della Federazione Italiana Cuochi per raccontare e promuovere il lavoro di chi, anche in scenari difficili, riesce a creare ottimi piatti per le popolazioni coinvolte in un’emergenza o colpite da una calamità naturale.
“Bisogna far comprendere che in quei momenti è necessario anche garantire immediatamente dei pasti alle popolazioni colpite, ma bisogna farlo con professionisti competenti e capaci“, ha evidenziato Rocco Pozzulo, presidente della Federazione Italiana Cuochi, presente alla nona edizione di Gustus, nell’ambito della quale quattro cucine campali e una tenda della Protezione civile della Regione Campania hanno ospitato l’esercitazione nazionale del Dse.
“Abbiamo avuto oltre 800 presenze solo nella prima giornata a degustare i nostri piatti, giudicati con l’assegnazione, a fine giornata, di una medaglio d’oro, una d’argento e una di bronzo”, ha spiegato Roberto Rosati, presidente nazionale del Dipartimento di Solidarietà Emergenza della Fic. “Cucinare in una situazione di crisi – ha detto – significa dare la possibilità alla popolazione di estraniarsi per un momento dalla catastrofe che sta vivendo e degustare piatti che creano un momento di pace, quindi bisogna saperli cucinare, saper alimentare le persone e non solamente riempire le pance. Questo ovviamente lo possono fare solo dei cuochi professionisti: dal terremoto del 2016 di Amatrice noi siamo presenti in tutte le calamità naturali in questo Paese, e anche all’estero, per dare il nostro supporto”.
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