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VIDEO | Cucine da campo a Gustus: si sfidano i cuochi delle emergenze

A Napoli l'Emergency Food Contest: challenge con cuochi professionisti che cucinano per le popolazioni colpite da calamità naturali

Pubblicato:21-11-2023 16:15
Ultimo aggiornamento:21-11-2023 16:18
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Emergency Food Contest
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NAPOLI –  Quattro concorrenti provenienti da tutta Italia per quattro squadre. Ingredienti segreti per 150 persone. Mezz’ora per elaborare la ricetta di un piatto unico, completo e salutare, con variante vegetariane, senza glutine e per intolleranti. Tre ore per realizzarlo e poi servirlo al pubblico di Gustus. È questo l’Emergency Food Contest, ospitato dal salone del food nella Mostra d’Oltremare di Napoli, una challenge organizzata dal Dipartimento Solidarietà Emergenza della Federazione Italiana Cuochi per raccontare e promuovere il lavoro di chi, anche in scenari difficili, riesce a creare ottimi piatti per le popolazioni coinvolte in un’emergenza o colpite da una calamità naturale.

CUOCHI PROFESSIONISTI AL LAVORO IN SCENARI DELICATI

“Bisogna far comprendere che in quei momenti è necessario anche garantire immediatamente dei pasti alle popolazioni colpite, ma bisogna farlo con professionisti competenti e capaci“, ha evidenziato Rocco Pozzulo, presidente della Federazione Italiana Cuochi, presente alla nona edizione di Gustus, nell’ambito della quale quattro cucine campali e una tenda della Protezione civile della Regione Campania hanno ospitato l’esercitazione nazionale del Dse.

“UN MOMENTO DI PACE PER ESTRANIARSI DALLA CASTROFE”

“Abbiamo avuto oltre 800 presenze solo nella prima giornata a degustare i nostri piatti, giudicati con l’assegnazione, a fine giornata, di una medaglio d’oro, una d’argento e una di bronzo”, ha spiegato Roberto Rosati, presidente nazionale del Dipartimento di Solidarietà Emergenza della Fic. “Cucinare in una situazione di crisi – ha detto – significa dare la possibilità alla popolazione di estraniarsi per un momento dalla catastrofe che sta vivendo e degustare piatti che creano un momento di pace, quindi bisogna saperli cucinare, saper alimentare le persone e non solamente riempire le pance. Questo ovviamente lo possono fare solo dei cuochi professionisti: dal terremoto del 2016 di Amatrice noi siamo presenti in tutte le calamità naturali in questo Paese, e anche all’estero, per dare il nostro supporto”.


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