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Egitto, 222 deputati Ue ad Al-Sisi: “Rilasci detenuti di coscienza”

Nel testo inoltre si incoraggia Il Cairo "a porre fine alle rappresaglie contro i difensori dei diritti umani"

Pubblicato:21-10-2020 14:26
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:06

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ROMA – Dopo il Congresso americano, oggi sono 222 deputati del Parlamento europeo a inviare una lettera al presidente egiziano Abdel Fatah Al-Sisi affinché rilasci i prigionieri di coscienza e “coloro che sono stati imprigionati ingiustamente”, “dando la priorità ai diritti umani”. La detenzione di prigionieri di coscienza, avvertono i parlamentari, “mina non solo i nostri interessi condivisi, ma le fondamenta delle relazioni” tra Ue ed Egitto.

Nella missiva si denuncia “la detenzione ingiustificata di numerosi difensori dei diritti umani, avvocati, attivisti politici e altri prigionieri di coscienza”. Tra questi figura anche il nome di Patrick Zaki, lo studente iscritto a un master dell’Università di Bologna arrestato a febbraio per dei post su Facebook considerati “sediziosi”.

Nel testo inoltre si incoraggia Il Cairo “a porre fine alle rappresaglie contro i difensori dei diritti umani che chiedono il rilascio dei prigionieri politici”.


Questa situazione, continuano i membri del Parlamento europeo, “suscita grande preoccupazione” soprattutto “in un momento in cui la pandemia Covid-19 aumenta i rischi per la salute” di chi vive dietro le sbarre. La lettera ricorda che a maggio l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), insieme ad altre agenzie Onu, “ha richiesto il rilascio dei detenuti al fine di mitigare il sovraffollamento nelle carceri” e che in una conferenza stampa i rappresentanti Onu “hanno rivolto questo appello direttamente all’Egitto”.

Gli europarlamentari segnalano però che il governo del Cairo, “invece di accogliere queste richieste”, “ha posto ulteriori restrizioni alla popolazione carceraria, limitando le visite ai detenuti e la condivisione di informazioni sensibili con le famiglie, rinnovando i periodi di detenzione senza adeguate udienze. L’estremo sovraffollamento e la mancanza di accesso all’assistenza sanitaria del sistema carcerario egiziano – dichiarano ancora gli eurodeputati – crea una situazione disastrosa, portando alla luce casi di Covid-19 tra i lavoratori carcerari”.

In conclusione, ribadendo l’appello al rilascio “di tutti i detenuti in custodia cautelare, migliaia probabilmente”, si chiede specificamente la liberazione di Ramy Shaath, Alaa Abdel Fattah, Sanaa Seif, Mohamed el-Baqer, Ziad el-Elaimy, Mahienour el Massry, Haitham Mohamedeen, Patrick Zaki, Ibrahim Ezz el-din, Ibrahim Metwally, Esraa Abdelfattah, Solafa Magdy, Hossam al Sayyad e infine Bahey Eldin Hassan, “uno dei più importanti difensori dei diritti umani in Egitto, che ha recentemente ricevuto una condanna a 15 anni di carcere in contumacia per le sue critiche pacifiche al governo egiziano”.

La lettera è stata siglata da esponenti del gruppo dei Socialisti e democratici (Sed) e dei Verdi (Green/Efa), nonché da uno dei vicepresidenti del parlamento europeo, Fabio Massimo Castaldo, e dalla presidente della delegazione del Parlamento europeo per il Mashreq, Isabel Santos. Ha inoltre ottenuto il sostegno dei 56 deputati e senatori statunitensi firmatari di una missiva analoga, nonché di esponenti del Parlamento francese.

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