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VIDEO | Autostrade, Tomasi e Salvini a Genova per il punto sulle grandi opere

L'amministratore delegato di Autostrade per l'Italia: "Qui un piano infrastrutturale senza eguali sul territorio nazionale"

Pubblicato:21-09-2023 18:00
Ultimo aggiornamento:22-09-2023 11:04
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Autostrade
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GENOVA – Un incontro in Prefettura dall’evocativo titolo “Genova: la rete del futuro. Aggiornamento sul piano delle opere”, alla presenza, tra gli altri, del vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, del prefetto, Renato Franceschelli, del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, e del sindaco Marco Bucci, per fare il punto sul piano infrastrutturale e le opere principali che rivoluzioneranno la viabilità del capoluogo ligure e non solo. L’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, slide alla mano, ha illustrato a istituzioni, autorità e stakeholder un quadro dettagliato dello stato di avanzamento di progetti e lavori già avviati. “Questo incontro vuole essere un ulteriore momento di condivisione con la comunità ligure, interessata da un piano infrastrutturale senza eguali sul territorio nazionale– spiega Tomasi- un punto necessario, oltreché un atto dovuto per esporre l’avanzamento di una strategia tanto complessa per l’ammodernamento della rete autostradale e la messa a terra delle grandi opere”.

Il panorama presentato oggi, prosegue Tomasi, “racconta il grande impegno da parte delle istituzioni e del nostro gruppo, per tenere fede a quanto annunciato in questi anni e restituire una rete capace di far fronte ai grandi flussi di traffico in costante aumento. Passo dopo passo, i diversi iter per l’avvio dei cantieri delle grandi opere vanno sciogliendosi: nel frattempo, stiamo portando avanti tutte le lavorazioni propedeutiche, utilizzando al meglio anche i tempi di attuazione degli iter autorizzativi per anticipare ogni opera possibile”.

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Andando con ordine, si parte dalla Gronda, opera considerata imprescindibile per alleggerire il nodo autostradale genovese dal traffico. Il progetto è in fase di ottimizzazione tecnologica e la società conta di inviare a giugno 2024 il Progetto esecutivo adeguato. Intanto, sono in corso da inizio anno le attività propedeutiche per tre lotti di intervento che termineranno a settembre 2025, per un investimento complessivo di 300 milioni. “Il confronto con il Consiglio superiore dei lavori pubblici ha comportato un miglioramento della progettazione della sicurezza per le gallerie- spiega Tomasi- l’avvio dei cantieri sarà quasi in contemporanea al via libera dal ministero perché parte dei lavori sarà fatta in-house”. Durata dei lavori circa dieci anni.



Secondo focus sul tunnel subportuale, l’opera fortemente voluta dal sindaco Marco Bucci che consentirà di attraversare tutto il centro cittadino in sotterranea da San Benigno alla Foce, lungo un percorso di 3,5 chilometri che ridurrà del 19% l’attuale tempo di viaggio e porterà con sé la realizzazione di dieci ettari di nuovi parchi urbani. L’apertura del tunnel è prevista a giugno 2029. Per fine ottobre si attende la conclusione della Procedura autorizzativa unica regionale, mentre l’8 settembre si è già tenuta la prima seduta della Conferenza dei servizi. Lo scorso giugno sono partite le prime opere propedeutiche, mentre a novembre partirà il lotto A con un impegno di spesa di oltre 100 milioni. “Stiamo già vedendo oggi i primi cantieri- sottolinea Tomasi- data la convergenza con gli enti locali coinvolti, siamo convinti di poter arrivare alla conclusione della parte autorizzativa tra ottobre e novembre. Poi partiremo con il primo lotto. Proprio oggi abbiamo ricevuto conferma dal ministero dell’Ambiente della procedura seguita e quindi abbiamo fiducia nel poter rispettare i tempi”.

Terza grande opera, il tunnel della Val Fontanabuona, che consentirà di collegare rapidamente la costa genovese di levante con il suo entroterra e che consentirà di risparmiare oltre 1,2 milioni di ore di viaggio all’anno ai residenti. Durata dei lavori stimata in sei anni, con conclusione prevista nel primo semestre del 2030. Intanto, entro ottobre è attesa la chiusura della Valutazione di impatto ambientale, mentre l’iter autorizzativo dovrebbe completarsi entro febbraio del prossimo anno. Avviata la progettazione esecutiva, a marzo 2024 è previsto l’inizio del lotto A e a febbraio 2025 quello del lotto B. “Qui abbiamo dovuto affrontare qualche ritardo nell’iter perché pensavo di poter ottenere la deroga all’autorizzazione ambientale che non ci è stata accordata- spiega Tomasi- avvieremo a fine settembre la procedura di valutazione ambientale e ci siamo impegnati con il sindaco a iniziare i cantieri ad aprile 2024. Anche in questo caso serriamo i ranghi per rispettare i tempi”.

L’occasione è stata utile anche per fare il punto su un’altra serie di interventi in corso in città. A partire dalla riqualificazione del Nodo di San Benigno, con la realizzazione di tre nuovi viadotti in acciaio, un nuovo viadotto in cemento armato e una nuova rotonda per la razionalizzazione dei flussi di traffico di fronte al porto crocieristico. Tomasi ha parlato anche del nuovo svincolo autostradale di Pegli: entro fine mese è previsto l’invio del progetto definitivo per lo studio di impatto ambientale, con la conclusione dell’iter autorizzativo che dovrebbe arrivare entro fine 2024. Un passaggio, infine, è stato fatto anche sul delicato e complesso piano di ammodernamento della rete autostradale ligure: in particolare, per quanto riguarda la messa in sicurezza delle gallerie sono stati completati interventi per 50 chilometri di tracciato su 139 che dovranno essere interessati. I lavori più impattanti termineranno nel 2028, ma per alcuni interventi sarà necessario attendere la realizzazione della Gronda per poter partire con i cantieri di messa in sicurezza definitiva e deviare il traffico sulla nuova tratta.

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