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Covid, in Abruzzo certificati di fine isolamento delle Asl in ritardo: cambiano le regole

Il cittadino asintomatico potrà esibire i referti del tampone positivo, da cui si evince la data di inizio dell'isolamento,e del test negativo effettuato alla fine del periodo previsto dalle norme nazionali, che varia a seconda dello stato vaccinale di ciascuno

Pubblicato:21-01-2022 18:31
Ultimo aggiornamento:21-01-2022 18:31

Brasile coronavirus donna mascherina
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PESCARA – Un’ordinanza, la numero 2 del 2022, del presidente della Regione Marco Marsilio che va a risolvere un problema segnalato più volte in questi giorni dai cittadini abruzzesi: il ritardo con cui le Asl rilasciano i certificati di fine isolamento Covid, a causa dell’aumento esponenziale del numero dei nuovi casi positivi che si registra dalla fine dello scorso anno.

“D’ora in avanti – spiega in una nota l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì – nell’attesa dell’arrivo della certificazione da parte dei Siesp delle Asl, il cittadino asintomatico potrà esibire, ad esempio per il rientro a scuola, al lavoro, in caso di mancata riattivazione del green pass o di controllo da parte delle forze dell’ordine, i referti del tampone positivo da cui si evince la data di inizio dell’isolamento e del test negativo effettuato alla fine del periodo previsto dalle norme nazionali, che varia a seconda dello stato vaccinale di ciascuno”. La circolare ministeriale del 30 dicembre scorso prevede un intervallo di isolamento di 7 giorni per gli asintomatici che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da meno di 4 mesi e di 10 giorni negli altri casi. La facoltà prevista nella nuova ordinanza potrà essere esercitata se, nelle 24 ore successive alla data di fine isolamento, il cittadino non riceve la certificazione Asl. 


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