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FIRENZE – Lo stop alla violenza sulle donne a Firenze viaggia anche in tram (e sui bus). Riparte la campagna di sensibilizzazione ‘Not a single story – Fermati a pensare’ firmata da Nosotras Onlus e Gest. Il format ricalca quello della prima edizione: affrontare temi come le molestie sui luoghi di lavoro in tono surreale “per far emergere con forza quanto paradossale sia per le donne, di ogni origine, credo e provenienza, doversi confrontare con stereotipi e pregiudizi, preludio a una cultura della violenza”, spiegano i promotori dell’iniziativa. E la seconda edizione si concentra sulla discriminazione di genere e sulla violenza, con particolare attenzione agli stereotipi legati all’orientamento religioso e alla provenienza. Tre i cortometraggi, quindi, che saranno ospitati sul nuovo sito web dell’associazione e veicolati da un tram della squadra della Gest, oltre che dagli autobus di Autolinee Toscane (Sceneggiatura e regia sono a cura di Fa R.M.; riprese Marco Pasquini; fotografia Luca Hosseini; realizzazione grafica di Annarita Bonanata).
“Il nostro intento- spiega Isabella Mancini, presidente di Nosotras Onlus– è quello di stimolare alla riflessione e allo stesso tempo trovare un linguaggio comune e capace di contrastare la violenza sulle donne in qualunque contesto si manifesti e con qualunque tipologia di intersezione discriminatoria”. Per Valentina Ferrini, responsabile narketing di Gest, “ogni luogo è adatto per invitare alla riflessione e alla consapevolezza. Lo è in maniera particolare la tramvia, che sposta ogni giorno migliaia di persone e parla a loro offrendo un servizio di trasporto ma anche idee”.
Il contrasto alla violenza di genere “è un impegno importante e riguarda tutta la società: non può essere sostenuto solo dalle donne”, aggiunge Gianni Bechelli, presidente di Autolinee Toscane. “Come azienda che gestisce un servizio pubblico così diffuso e capillare come il trasporto, abbiamo voluto dare un contributo alla sensibilizzazione e alla diffusione della campagna attraverso i pendini posti all’interno dei bus delle linee maggiormente frequentate da persone con background migratorio. Sarà facile e immediato, attraverso i Qr code, sapere di più sulla campagna e guardare i video”.
Pregiudizi e discriminazioni “si combattono anche così, sensibilizzando”, conclude l’assessora a Diritti e Pari opportunità del Comune di Firenze, Benedetta Albanese. “In un luogo frequentato come la tramvia veicolare messaggi contro le discriminazioni di genere significa sensibilizzare migliaia di persone e far sapere a chi subisce violenza che non è sola. Con questa campagna vogliamo diffondere la cultura del rispetto fondamentale per prevenire la violenza di genere”.
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