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Orsa Jj4, parla il ministro: “Ucciderla non ridarà la vita ad Andrea Papi, non può essere una vendetta”

Il ministro Pichetto Fratin ricorda che il suo è solo un parere non vincolante, legato alle valutazioni dell'Ispra: "A decidere è la provincia di Trento, ma uccidere l'orsa Jj4 non ridarà la vita al runner"

Pubblicato:20-04-2023 09:46
Ultimo aggiornamento:20-04-2023 18:48

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ROMA – “Da ministro posso solo esercitare una funzione di indirizzo che non può che basarsi peraltro sul parere scientifico dell’Ispra, delegata a questa funzione. Parere che contempla tra le misure possibili, in situazioni di estremo pericolo, anche la soppressione degli animali. La procedura prevede infatti che il Ministero sia chiamato in causa esclusivamente al fine di fornire, appunto attraverso l’Ispra, un parere consultivo e non vincolante. Ma la decisione finale spetta -correttamente- alle autorità locali, nel caso specifico al Presidente della Provincia. Detto questo, è chiaro che la soppressione dell’orsa non può essere una vendetta. Ucciderla non ridarà la vita al giovane runner, come ha sottolineato con parole di grande umanità la madre della vittima”. Così il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin.

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“LA GESTIONE DEGLI ORSI IN TRENTINO È DIVENTATA PROBLEMATICA”

“Ma va considerato che il ripetersi reiterato delle aggressioni agli umani e agli animali, ha comunque reso evidente che la gestione degli orsi in Trentino è diventata problematica e che va rivista tutta la materia per assicurare sicurezza a residenti e turisti. Va inoltre considerata seriamente l’ipotesi del ricollocamento all’estero di gruppi di esemplari. Occorre sedersi attorno a un tavolo e valutare le soluzioni migliori da adottare col conforto del parare degli esperti”.


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